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Informazioni utili online sulla parola italiana «orologio», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Orologio

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere orologio (fermo, preciso, antico, rotto, digitale, ...)
Nomi Alterati e Derivati
Diminutivi: orologetto, orologino. Accrescitivi: orologione.

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12 personaggi per 1 orologio
Tag correlati: numeri, lancette, ore, torre, campanile, finestre, meridiana, chiesa, muro, oro, piazza, romani, ora, orologi, ombra, palazzo, croce, alberi, finestra, cerchio, scritta, stemma, mani, statue, albero, lampione, sole, archi, scritte, cupola

Informazioni di base

La parola orologio è formata da otto lettere, cinque vocali e tre consonanti. Lettera maggiormente presente: o (quattro). Divisione in sillabe: o-ro-lò-gio. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con orologio e canzoni con orologio per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • L'orologio biologico di alcuni potenti decide la guerra e la morte di popoli ingenui.
  • Non ci rendiamo conto che un oggetto piccolo come l'orologio scandisce la nostra vita.
  • L'orologio è il tempo materiale a cui una persona può fare riferimento durante la giornata.
Citazioni da opere letterarie
Commedie borghesi di Matilde Serao (1919): La catenella dell'orologio, ora di acciaio martellato, ora di argento bruciato, ora di cuoio di Russia in treccia, ora in cordoncino di seta nera ritorto, ora la vera catenella di sicurtà contro i ladri: dei polsini ad imbuto che piovevano fin sopra le dita, chiuse da bottoni enormi, che seguivano le stesse variabilità dello spillo e della catenella.

Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): Sono occorsi vari giorni, e non pochi schiaffi e pugni, perché ci abituassimo a mostrare il numero prontamente, in modo da non intralciare le quotidiane operazioni annonarie di distribuzione; ci son voluti settimane e mesi perché ne apprendessimo il suono in lingua tedesca. E per molti giorni, quando l'abitudine dei giorni liberi mi spinge a cercare l'ora sull'orologio a polso, mi appare invece ironicamente il mio nuovo nome, il numero trapunto in segni azzurrognoli sotto l'epidermide.

La bella morte di Federico De Roberto (1917): Il comandante alzò gli occhi all'orologio, senza dir nulla. Dopo un silenzio che al secondo parve molto lungo, proferì: — Mi avverta, se verrà.... Desidero riceverlo io stesso. — Vuol passare un guaio! — esclamava tra sé Barbarini, risalendo in coperta. — Bene gli sta!... Questi ragazzi!...
Proverbi
  • L'orologio dell'amore ritarda sempre.
Canzoni
  • L'orologio (Cantata da: Caterina Caselli; Anno 1968)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per orologio
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: urologia, urologie.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: orologi.
Altri scarti con resto non consecutivo: orlo, orli, olio, rogo, logo.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: orologino.
Parole con "orologio"
Iniziano con "orologio": orologione, orologioni.
Parole contenute in "orologio"
log, oro, orologi. Contenute all'inverso: gol, loro.
Lucchetti Alterni
Usando "orologio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: meteo * = meteorologi.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Pendolo, o orologio - Non si conosce l'inventore delle macchine da misurare il tempo il di cui movente è un peso o una molla. Si suppone che l'invenzione sia dell'undecimo secolo, perchè nei manoscritti di quell'epoca è fatta frequente menzione di horologia, in termini che non sarebbero applicabili a macchine ad acqua; ma siccome ognun vede, quelle macchine non avevano i nomi che hanno attualmente: gli orologi da camera non debbono essere stati chiamati pendules se non dopo che ad essi fu applicato il pendolo. [immagine]
Catene da orologio - Si attribuisce l'invenzione di quelle piccole catene di acciajo, che comunicano il movimento del tamburo alla piramide, ad un certo Gruet da Ginevra, stabilito in Londra, d'onde vennero le prime che si fecero. Rimediando all'inconveniente della corda di minugia, che si adoprava per lo innanzi, l'inventore rese un gran servigio all'arte dell'orologiajo. [immagine]
Oriuolo marino, o guarda tempo - Sino dal secolo XVI si era pensato a determinare le longitudini in mare mediante gli orologi. L'imperfezione delle macchine rese infruttuosi i tentativi a tal' uopo. In seguito de' perfezionamenti recati da Huyghens nel secolo XVI, Harrison per il primo fece in Londra una macchina capace di misurare il tempo in mare; ma la Francia può rivendicare l'onore dell'invenzione pei miglioramenti che i di lei artisti portarono a quel saggio. Nel 1804 Luigi Berthoud presentò degli oriuoli a longitudine, la di cui esattezza provata da ripetuti esperimenti gli procacciò il premio dell'Istituto Nazionale. Si debbono parimente a Breguet notevolissimi miglioramenti nel meccanismo delle pendole astronomiche e dei cronometri. [immagine]
Orologio di flora - I fiori della lapsana, del nimphæ e del fiorrancio, e di molte altre piante, si aprono e si chiudono ad ore fisse. Su questa osservazione Linneo stabilì il suo orologio di Flora. Egli divide i fiori: 1°. in meteorici, che si aprono e si chiudono più presto o più tardi secondo lo stato dell'atmosfera; 2°. tropici, che fanno queste operazioni alla fine del giorno; 3°. equinoziali, che l'eseguiscono ad un'ora determinata. Dà quindi degli esempj di quei tre generi di fiori, e conta quarantasei specie che si aprono ad un'ora fissa nel clima d'Upsal. [immagine]
Oriuolo - Il nome francese montre (mostra) viene dall'essersi in passato chiamato il quadrante dell'orologio montre des horloges; dimodoché ne' primi oriuoli da tasca, essendo tutta la macchina nascosta dalla cassa, si diede loro probabilmente il nome di quel che solo accennava l'ora, ch'era la mostra. È verosimile che intorno al tempo di Carlo Quinto si cominciassero a fare gli oriuoli, poiché nella sua storia si trova che glie ne fu presentato uno di questo genere come cosa assai curiosa. Essendesi dovuto negli oriuoli sostituire una molla al peso che negli orologi era il principio del movimento, si distinsero in breve le diverse forze di quelle molle; si procurò dunque di rimediarvi, e dopo molti tentativi si pervenne ad inventare la piramide, ch'è per certo la più ingegnosa scoperta fattasi mai in meccanica. Onde comunicare alla piramide il moto prodotto dalla molla, si adoprò molto tempo una corda a budelle, la quale fu un'altra sorgente di disuguaglianza; giacchè la corda ora allungandosi ora scorciandosi per l'asciuttezza o l'umidità, faceva continuamente ritardare o andare addietro di qualche minuto l'oriuolo in brevissimo tempo. Alla fine Gruet da Ginevra riuscì a fare delle piccole catene d'acciajo, che si sostituirono alle corde di budello; ed essendo stata inventata indi a poco da Huyghens la molla spirale, si vide a un tratto cambiare d'aspetto l'arte dell'orologiajo.

I primi oriuoli da tasca furono fabbricati a Nurimberga nel 1500 da Pietro Hele; si chiamarono comunemente uova di Nurimberga, perché avevano la forma ovale. Sembra che nel 1576 o 1577 quelle specie d'oriuoli fossero recate dall'Alemagna in Inghilterra. Digià nel 1500 Purbach adoprava a Vienna, in Austria, oriuoli a minuti e secondi pelle sue osservazioni astronomiche; erano dessi voluminosi e si tenevano sul petto sospesi al collo. Nel 1817 Hernes orologiaro di Parigi ottenne un brevetto d'invenzione per gli oriuoli a pedometro. Questi misurano la distanza del cammino che si percorre, segnando ogni passo, i chilometri, i miriametri o i quarti di lega, e le due leghe e mezza di Francia. [immagine]
Orologio - Per dividere il tempo in parti eguali, i popoli inciviliti impiegarono anticamente varj mezzi. Quelli che sembrano di più vecchia data ed usitati più generalmente sono gli orologi ad acqua ed i quadranti solari (vedasi Clepsidra, Gnomica ec:) Quegli a ruote, di cui si attribuisce comunemente l'invenzione al monaco Gerbert, che divenne papa sotto il nome di Silvestro II° e morì nel 1003., sono molto più antichi. Erano come nel quarto secolo, e gradatamente si sono perfezionati. Il primo a ruote comparso in Francia fu mandato a Pepino il Breve dal Papa Paolo I°. nell'anno 760 dell'era cristiana. Verso il 807, il Califfo Haroun al Raschid avendo contratto stretta amicizia con Carlomagno, gli fece fra altri doni quello di un'orologio del quale gli storici franesi parlano con vera ammirazione, e che probabilmente era sul gusto di quello del pontefice Paolo I°. Non era però suonante, poichè tali non n'esistevano a tempo di Carlomagno, e nè anche ve n'ebbero se non verso la metà del secolo XIV. Di là proviene l'antico costume, che si conserva in Alemagna, Svizzera, Olanda ed Inghilterra, di tenere degli uomini che avvisino le ore nel corso della notte. Sotto Luigi XI vi furono orologi portatili a soneria. Gl'Italiani per i primi imitarono quelli a ruote del papa Paolo e del califfo degli Abassidi, e se ne deve la gloria a Pacifico arcidiacono di Verona, morto nel 846.

Sul principio del secolo XIV. si vide in Londra l'orologio di Wallingford, Benedettino inglese, ed indi a poco comparve l'altro di Dondis, nato in Padova, il quale segnava oltre alle ore il corso annuo del sole secondo i dodici segni dello Zodiaco con il corso dei planeti. Fu posto nella torre del palazzo di quella città nel 1344, e l'invenzione sembrò tanto meravigliosa, che all'autore di essa si diede il nome di Horologius, rimasto per soprannome a' suoi discendenti. Quello di Strasburgo, terminato nel 1573, passa per uno de' più portentosi d'Europa, siccome quel di Lione è reputato il più bello di Francia. Nel secolo XIV. s'inventò la molla formata da una piastra, che piegata a spirale e rinchiusa in un tamburo servì di forza motrice all'orologio e si sostituì al peso. Tale invenzione, la quale permetteva di rendere portatili gli orologi, condusse a immaginare gli oriuoli.

Nel 1647 Huyghens applicò agli orologi il pendolo, la di cui memorabile scoperta era stata fatta da Galileo, e lo sostituì al bilanciere. Il ritrovato del pendolo fece applicare nuove divisioni alle macchine che misurano il tempo. Si divise l'ora in sessanta parti, che si chiamarono minuti; il minuto in sessanta dette secondi, ed il secondo in sessanta nomate terzi; di modo che la rivoluzione giornaliera del sole, prima divisa in ventiquattro parti, lo è attualmente in ottanta sei mila quattro cento, che possono contarsi. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Orologio - S. m. Gr. ̔Ωρολογεῖον. Oriuolo. Aureo Dant. Par. 10. (C) Come orologio che ne chiami Nell'ora, che la sposa di Dio surge A mattinar lo sposo perchè l'ami. Red. Esp nat. 15. Forse ancor abita in Firenze un onorato uomo, e valente molto nel suo mestiero di fabbricare orologi.E 16. Il nostro buono maestro d'orologi restò per allora confuso.

[Cont.] Orologio da arena, da acqua, da contrappesi e corde, da ruote, da camera, da tavola, da sala. Pig. Mec. Guidub. del Monte, Pr. Chiamarono gli antichi coloro meccanici ancora i quali co 'l fiato, o vento, ovvero acqua o corde, o nervi, facevano vedere o udire effetti miracolosi; come suoni diversi, e canti d'angelli… e quelli con orologi i quali si movono da se stessi con rote, o da acqua, o da sole il tempo misurarono e distinsero in ore. Rusc. Geog. Tol. 24. Linguette che mostrano l'ore ne gli orologi a contrappesi, o a corde. Cr. B. Naut. med. III. 350. Orologio d'arena. Gius. da Capr. Orol. 2. Tre rote per la parte del tempo, ed altre tante per la parte del suono, per gl'orologi da camera o da tavola. E 4. Da camera o da sala.

2. T. Orologio da sole, non Oriuolo, dicesi comunem. Linneo fece l'Orologio di Flora; nè questo è Oriuolo.

T. Anco nella ling. parl. Va come un orologio, esattamente, è forse più com. che Come un oriuolo. Ma più frequenti i deriv. Oriolino, Orioletto, Orioluccio, Oriolaccio. [L.B.] Del resto promiscuo Orologio e Oriolo a secondi, a ripetizione, a polvere. – Coll'oriuolo e coll'orologio alla mano; A tempi fissi per l'appunto.

T. Orologio pubblico. – Orologio regolatore. – Orologio che trasmette l'ora agli altri. – Orologio elettrico. – Orologio meteorologico del P. Secchi.

Orologio polare di Wheatstone. (Fis.) [Gov.] Stromento ingegnoso inventato da Sir Charles Wheatstone per trovar l'ora solare, cercando la posizione del piano nel quale è polarizzata la luce azzurra del cielo perfettamente sereno.

Dicesi anche Orologio a sole. Cavalc. Andr. Eseq. Princ. Franc. 24. (Gh.) Fu rappresentato un orologio a sole, che col suo gnomone mostrava l'ore.

[Cont.] Orologio a sole, da sole, solare, o † ad ombra. Rusc. Geog. Tol. 16 Dicono alcuni che la calamita de gli orologi ad ombra, o a sole, che oggi usiamo, mostra la linea meridiana. Cr. B. Naut. med. II. 266. Trovasi ancora (la tramontana) per via di un orologio da sole, come sono quei che mostrano l'ombra co 'l filo o triangolo. G. G. Cosm. III. 17. Gli orologi solari sono fabbricati con l'istessa teoria, che se avessero ad essere adoperati nel centro del cielo, e la punta dello gnomone essere costituita nel vero centro del mondo.

[Cont.] Murale, Verticale, Declinante, Inclinato, Orizzontale. Vim. Orol. sol. 90. Avvertite che questo s'intende quanto agli orologi orizzontali di piano, qual contengono l'orologio perfetto, e per quelli murali che giustamente guardano il mezzogiorno: perchè negli altri che diclinano, la sua ragione va sempre svariando. Oddi, Orol. sol. 3. Tre sono anco, e non più, le specie essenziali degli orologi nelle superficie piane, che da questi siti hanno preso nome d'orizzontali, verticali ed inchinati.

[Cont.] Astronomico o Francese. Vim. Orol. sol. 76. Per le linee che dal centro del circolo uscendo per i segni celesti e mesi dell'anno fra l'altre ore peregrine si allungano, intenderete esser l'orologio astronomico detto comune, e in Italia nominato francese, qual sempre nel mezzo giorno, e mezza notte finisce il numero dell'ore XII.

[Cont.] Da sole, portatile. Picc. Sfera mondo, 46. Un di questi orologi piccoletti con la calamita che si portan cavalcando, e ponendolo verso il sole in luogo piano, tanto lo voltano che un piccolo stile che vi è con calamita si fermi.

3. Orologio di ripetizione. Orologio a pendolo o da tasca, il quale ripete le ore tirando un cordoncino al primo, e facendo scattare una molla all'altro. Salvin. Pros. tosc. 2. 138. (Gh.) E come orologio di ripetizione ribadirlo alla vostra memoria.
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