Giochi di Parole |
La parola fallo è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: ll. È una parola bifronte senza capo, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (olla). Divisione in sillabe: fàl-lo. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Anagrammi |
Cambiando l'ordine delle lettere si può avere questa parola: folla (scambio di vocali). |
Componendo le lettere di fallo con quelle di un'altra parola si ottiene: +[fai, ifa] = affollai; +noi = allofoni; +aro = aloflora; +[ero, reo] = aloflore; +[ami, mai, mia] = falliamo; +[csi, ics, sci, ...] = fallisco; +[est, set] = fastello; +nei = fellonia; +idi = fillodia; +[ere, ree] = floreale; +[eri, ire, rei] = floreali; +ito = follatoi; +bot = football; +rem = formella; +[ter, tre] = fratello; +[tar, tra] = frollata; +[ter, tre] = frollate; +tir = frollati; +sii = isofilla; +pie = pelofila; +sta = sfollata; +[est, set] = sfollate; ... |
Vedi anche: Anagrammi per fallo |
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: ballo, callo, dallo, falbo, falco, falla, falle, falli, falso, farlo, gallo, hallo, mallo, rallo, tallo, vallo. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: balla, balle, balli, calla, calle, calli, dalla, dalle, galla, galle, galli, malli, palla, palle, palli, ralla, ralle, ralli, rally, talli, valle, valli. Con il cambio di doppia si ha: fanno, farro, fatto. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere le seguenti parole: allo, falò. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: bolla, colla, folla, iolla, molla, polla, rolla, tolla, zolla. |
Parole con "fallo" |
Iniziano con "fallo": fallosa, fallose, fallosi, falloso, fallosità, fallocrate, fallocrati, falloforia, falloforie, fallocrazia, fallocrazie, fallocratica, fallocratici, fallocratico, fallosamente, fallocentrica, fallocentrici, fallocentrico, fallocratiche, fallocentriche, fallocentrismi, fallocentrismo. |
Contengono "fallo": farfallona, farfallone, farfalloni. |
»» Vedi parole che contengono fallo per la lista completa |
Parole contenute in "fallo" |
allo. Contenute all'inverso: olla. |
Incastri |
Inserito nella parola farne dà FARfalloNE. |
Inserendo al suo interno ivan si ha FALLivanO; con gotte si ha FAgotteLLO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "fallo" si può ottenere dalle seguenti coppie: faceste/cestello, fama/mallo, farà/rallo, faro/rollo, fase/sello, fasti/stillo, fata/tallo, fati/tillo, fatine/tinello, fatue/tuello, fava/vallo, fave/vello, favi/villo, favine/vinello, falange/angelo, falbe/belo, falbo/bolo, falce/celo, falchi/chilo, falco/colo, falsa/salo... |
Usando "fallo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * lobi = falbi; * lobo = falbo; * loco = falco; * loda = falda; * lode = falde; tifa * = tillo; * lochi = falchi; * locata = falcata; * locate = falcate; * locati = falcati; * locato = falcato; * lodare = faldare; * lodata = faldata; * lodate = faldate; * lodati = faldati; * lodato = faldato; * lolita = fallita; * lolite = fallite; scrofa * = scrollo; * lodante = faldante; ... |
Cerniere |
Usando "fallo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * caf = alloca. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "fallo" si può ottenere dalle seguenti coppie: falbi/lobi, falbo/lobo, falcata/locata, falcate/locate, falcati/locati, falcato/locato, falchi/lochi, falco/loco, falda/loda, faldante/lodante, faldanti/lodanti, faldare/lodare, faldata/lodata, faldate/lodate, faldati/lodati, faldato/lodato, falde/lode. |
Usando "fallo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * rollo = faro; * sello = fase; * tillo = fati; * vello = fave; * villo = favi; tillo * = tifa; * belo = falbe; * bolo = falbo; * celo = falce; * colo = falco; * salo = falsa; * silo = falsi; * solo = falso; * stillo = fasti; * tuello = fatue; * chilo = falchi; * tinello = fatine; * vinello = favine; * fallita = lolita; * fallite = lolite; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "fallo" (*) con un'altra parola si può ottenere: svii * = sfavillio. |
Definizioni da Cruciverba |
|
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Fallo (senza), Senza dubbio, Di certo, Certo, Certamente, Al certo, Per certo - Senza fallo accerta cosa che non fallirà alla promessa, alla speranza. - «Verrò - Anderò senza fallo.» - Senza dubbio accenna meglio alla titubanza, alla perplessità e tenta rassicurare. La verità viene senza dubbio alla perfine in chiaro; ma per quante peripezie non deve passare talvolta chi aspetta da cotesto fortunato risultamento la propria giustificazione! - Certo, quando non è aggettivo, pare sincope di Certamente; sono ambedue asseverazione di ciò che si espone. Non è mal fatto, certo, o certamente, smascherare l'ipocrita, anche con grave suo danno. - Di certo è più forte; è asseverazione più assoluta. Ve lo dico di certo, cioè ve la do per cosa certa, sicura. - Al certo ha sovente una forma come sospensiva o condizionale, che gli altri non esprimono, almeno così apertamente. Non è al certo sempre utile dire intera la verità; ma è sempre conforme al dovere, all'onore il dirla, e maggiormente quando se ne venga richiesto. - Per certo è somigliantissimo a di certo, quando sia in forma d'avverbio; ma sovente il per resta preposizione e regge allora certo come aggettivo neutro, che val cosa, fatto certo. Credo per certo, tengo, vi do per certo, cioè per cosa certa e su cui non può cadere dubbio.
(Zecchini). [immagine] |
Colpa, Delitto, Peccato, Fallo, Misfatto, Mancanza - Colpa è un atto volontario che contraffà alle leggi, alla civiltà, alla convenienza; ma significa più specialmente l'imputazione che se ne fa altrui; e si riferisce a cose non troppo gravi; perché allora piglia nome e qualità di Delitto. - Ogni detto o fatto contro la legge divina si chiama Peccato. - Alcuni pensano che Misfatto sia Delitto grave; ma la voce, in sé stessa, non suona altro se non Cosa mal fatta: è vero per altro che nell'accezione dei più suona Delitto grave; ma è vero altresì che nell'uso comune si ode raramente tal voce, la quale è riserbata solo allo stile elevato. - Fallo, ha propriamente significato negativo, ed è quando si trascura volontariamente di fare ciò che vuole, o il nostro dovere, o le regole del decoro, della ragione o dell'uso. - La Mancanza è anch'essa negativa; ma è meno grave del Fallo in quanto può non procedere da mala volontà. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Colpa, Difetto, Fallo, Peccato, Delitto, Misfatto, Reato, Eccesso, Demerito, Errore, Scelleraggine, Mancamento - « Nel difetto cade l'uomo o per poca avvertenza, o per manco di forza, ma senza vera malizia. Fallo è atto in cui si manca alle regole del decoro, o della ragione, o dell'uso. Può essere un esercizio, a dir così, del difetto. Peccato, dice il Passavanti, è ogni detto, o fatto, o desiderio contro la legge di Dio. Delitto è peccato contro la legge umana segnatamente. Misfatto è delitto grave. Colpa è fallo, o delitto, o difetto, secondo i casi; ma esprime segnatamente l'imputazione che se ne fa a tale o tale persona. Reato è lo stato dell'uomo di cui la colpa è riconosciuta vera ». Romani.
Difetto non indica un solo atto, ma una frequente ricorrenza del medesimo, prodotta talvolta da cause organiche, e tal altra da mala abitudine cangiata in natura: chi non può dir bene la r, la s, per es., ha difetto di pronunzia, contratto il più delle volte per mala abitudine da bambino. L'eccesso, se è di cosa non dannosa, può essere più difetto che colpa o vizio; ma se la materia ne è grave, può riescire delitto e misfatto; un eccesso d'allegria, di loquacità, può essere biasimevole; ma gli eccessi dei Neroni e dei Caligola immergevano nel lutto pressochè tutto il mondo. Demerito non è sempre colpa; molte volte il demerito è immaginario, e sta solo nella fantasia di chi vuol trovarlo: molti v'hanno che, demeritando dal mondo, molto meritano presso Dio: vero demerito è quello che avvilisce, per azioni colpevoli o turpi, meritamente l'uomo che le commette. L'errore, a parlare rigorosamente, non è di necessità colpa o peccato: può divenirlo se è volontario e grave; del resto, errare humanum est. La scelleraggine è delitto moralmente mostruoso; ma come niuno diventa in un istante scellerato, la scelleraggine non è qualificata, se non quando è fatta dallo scellerato; commessa da un altro, può essere scusabile in parte o per ignoranza o per impeto di passione. Mancamento è fallo o colpa leggera proveniente dal mancare a regola o precetto; se fosse grave, il vocabolo mancamento non sarebbe sufficiente, e bisognerebbe chiamarla con altro de' surriferiti vocaboli. [immagine] |
Fallo (senza), Senza dubbio, Di certo, Certo, Certamente, Al certo, Per certo - Senza fallo accerta cosa che non fallirà alla promessa, alla speranza: verrò, anderò senza fallo. Senza dubbio accenna meglio alla titubanza, alla perplessità, e tenta rassicurare: la verità viene senza dubbio alla perfine in chiaro; ma per quante peripezie non deve passare talvolta chi aspetta da cotesto fortunato risultamento la propria giustificazione! Certo, quando non è aggettivo, pare sincope di certamente; sono ambedue asseverazione di ciò che si espone: non è mal fatto, certo, o certamente, smascherare l'ipocrita, anche con grave suo danno. Di certo è più forte; è asseverazione più assoluta: ve lo dico di certo, cioè ve la do per cosa certa, sicura. Al certo ha sovente una forma come sospensiva o condizionale, che gli altri non esprimono, almeno così apertamente; non è al certo sempre utile dire intera la verità; ma è sempre conforme al dovere, all'onore il dirla, e maggiormente quando se ne venga richiesto. Per certo è somigliantissimo a di certo, quando sia in forma d'avverbio; ma sovente il per resta preposizione e regge allora certo come aggettivo neutro, che val cosa, fatto certo: credo per certo, tengo, vi do per certo, cioè per cosa certa e su cui non può cadere dubbio. [immagine] |
Errore, Aberrazione, Sbaglio, Fallo, Equivoco, Pregiudizio; Errare, Sbagliare, Scambiare, Fallare - L'errore è una falsa idea o principio di cui la mente è compresa. L'aberrazione è, dirò così, errore momentaneo della mente, che, illusa da qualche falso bagliore, lo segue e perciò travia. Lo sbaglio è dell'intelletto, e la conseguenza di un errore nel giudicare: chi su tutto vuol ragionare, o direm meglio, argomentare, spesso la sbaglia. Il fallo non è più errore speculativo, è errore di fatto: il proverbio dice: chi fa, falla. L'equivoco può provenire da un errore de' sensi o dal non intendere a dovere; l'equivoco sta nel pigliare una cosa per un'altra: non è dunque sempre pericoloso o dannoso: sonvi degli equivoci innocenti, e che muovono a saporitissime risa. Il pregiudizio è un modo di vedere esclusivo, giudicando tutto dietro certi principii, che concessi anche veri per qualche lato, non possono essere così generali da volere comprendere e misurare ogni cosa; peggio poi, se siano in tutto falsi o esagerati. Pregiudizii, in fatto, sono poi questi strambi giudizii che si radicano così fattamente nello spirito, da non poterneli più divellere a niun patto. I pregiudizii del popolo sono tanti e taii, che a guarirnelo ci vorranno non anni, ma secoli; e sarà questa la parte più difficile della sua educazione: ciò non s'otterrà che quando le scienze, o almeno i loro corollarii più ovvii saranno divenuti patrimonio di tutti. Il pregiudizio è il pessimo degli errori. Errare è andar lungi dal vero: sbagliare è sragionare o giudicare male. Scambiare è prendere una cosa per un'altra, apposta o inavvertentemente. Fallare è mancare alla giustizia più che alla verità: non tutti son capaci di ragionare rettamente, di discernere a prima vista il vero dal falso; ma tutti hanno un intimo senso che di ciò che sarebbe fallo gli avverte. [immagine] |
I commenti devono essere in tema, costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Non sono ammessi commenti "fotocopia" o in maiuscolo.