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Informazioni utili online sulla parola italiana «luce», il significato, curiosità, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Luce

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere luce (solare, fioca, forte, abbagliante, fredda, ...)
Nomi Alterati e Derivati
Diminutivi: lucina, lucetta.
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
sole (30%), buio (18%), diurna (6%), bagliore (3%), ombra (3%), illuminazione (2%), speranza (2%), intensa (2%), calda (2%), abbaglio (2%). Vedi anche: Parole associate a luce.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Foto taggate luce

Luce fredda

Narciso

mattutino
Tag correlati: luci, notte, lampione, notturno, ombra, alberi, porta, acqua, arco, finestre, finestra, ombre, archi, sole, tramonto, strada, gradini, lampioni, muro, scala, mare, bosco, vetro, chiesa, rami, scale, raggi, colonne, vicolo, portico

Informazioni di base

La parola luce è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti.
È una parola bifronte senza capo né coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (cu). Divisione in sillabe: lù-ce. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con luce e canzoni con luce per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Se in fondo al tunnel vedete la luce, vuol dire che la galleria è finita.
  • La delicata e soffusa luce che illuminava la spiaggia sembrava provenire dall'altro mondo.
  • È inutile che provi ad accendere la luce, non c'è corrente.
Citazioni da opere letterarie
Il Re del Mare di Emilio Salgari (1906): Finalmente s'immerse, quasi bruscamente, infiammando per alcuni istanti tutto l'orizzonte, poi quell'onda di luce si attenuò rapidamente; non essendovi crepuscoli sotto quelle latitudini, la grande fantasmagoria solare si estinse e le tenebre piombarono avvolgendo la baia, le isole e le coste bornesi.

Nelle nebbie del tempo di Lanfranco Fabriani (2005): La Savoldi accese la luce e Mariani, sedutosi alla scrivania, la imitò con la lampada da tavolo. Spesso, l'unica luce dell'ambiente proveniva proprio da quella lampada a fungo. Il direttore amava vivere nella penombra, come un vampiro della storia, quasi che l'oscurità gli consentisse di risucchiare il tempo con maggiore comodità, nascondendosi nelle ombre del passato.

Canne al vento di Grazia Deledda (1913): Natòlia la guardava e ne sentiva pietà: le sembrava un po' fuori di sè, l'infelice, e non insistè quindi nel tormentarla. Prese un altro biscotto e andò a offrirlo a zia Pottoi nel suo buco. Una striscia di luce pioveva dal tetto della stanzetta terrena, illuminando il letto ove la vecchia giaceva vestita e con la collana e con gli orecchini, stecchita e immobile come un cadavere abbigliato per la sepoltura.
Proverbi
  • La luna di gennaio fa luce come giorno chiaro.
Espressioni e Modi di Dire
  • Luce dei miei occhi
Libri
  • Gesù fate luce (Scritto da: Domenico Rea; Anno 1951)
  • Luce d'agosto (Scritto da: William Faulkner; Anno 1932)
  • La montagna di luce (Scritto da: Emilio Salgari; Anno 1902)
Titoli di Film
  • Ember - Il mistero della città di luce (Regia di Gil Kenan; Anno 2008)
Canzoni
  • Luce (Cantata da: Mango con Zenima; Anno 1998)
  • Senza luce (Cantata da: Dik Dik; Anno 1967)
  • Ritagli di luce (Cantata da: Latte e Miele; Anno 1980)
  • Luce (Tramonti a nord est) (Cantata da: Elisa; Anno 2001)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per luce
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cuce, duce, luca, luci, lume, lune, lupe.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: buca, buco, bucò, cuci, cucì, cucù, duca, fuco, huco, muco, nuca, ruca.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: lue.
Antipodi (con o senza cambio)
Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si possono ottenere: culi, culo, cult.
Parole con "luce"
Iniziano con "luce": lucente, lucenti, lucerna, lucerne, lucetta, lucette, lucernaio, lucernari, lucernina, lucernine, lucernini, lucernino, lucernone, lucernoni, lucertola, lucertole, lucentezza, lucentezze, lucernario, lucernetta, lucernette, lucerniere, lucernieri, lucertolina, lucertoline, lucertolone, lucertoloni, lucentemente, lucertolacce, lucertoletta, ...
Finiscono con "luce": alluce, biluce, paraluce, varialuce, controluce, frangiluce.
Contengono "luce": riluceva, rilucente, rilucenti, tralucere, tralucente, tralucenti, blucerchiata, blucerchiate, blucerchiati, blucerchiato, nottilucente, nottilucenti.
»» Vedi parole che contengono luce per la lista completa
Incastri
Inserito nella parola riva dà RIluceVA.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "luce" si può ottenere dalle seguenti coppie: ludi/dice, lunari/narice, lupa/pace, lupe/pece, lupomi/pomice, luridi/ridice.
Usando "luce" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * cedi = ludi; * cedo = ludo; * cena = luna; * cene = lune; * era = lucra; * eri = lucri; * ero = lucro; * cessa = lussa; * cessi = lussi; * cesso = lusso; * cecidi = lucidi; * cecina = lucina; * cecine = lucine; * cenare = lunare; * cenate = lunate; * cenona = lunona; * cenone = lunone; * cenoni = lunoni; * cessai = lussai; * erano = lucrano; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "luce" si può ottenere dalle seguenti coppie: luna/ance.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "luce" si può ottenere dalle seguenti coppie: tolù/ceto.
Usando "luce" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tolù = ceto; ceto * = tolù.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "luce" si può ottenere dalle seguenti coppie: ludi/cedi, ludo/cedo, luna/cena, lunare/cenare, lunate/cenate, lune/cene, lunetta/cenetta, lunette/cenette, lunona/cenona, lunone/cenone, lunoni/cenoni, lussa/cessa, lussai/cessai, lussammo/cessammo, lussando/cessando, lussano/cessano, lussante/cessante, lussare/cessare, lussarono/cessarono, lussasse/cessasse, lussassero/cessassero...
Usando "luce" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * dice = ludi; * pace = lupa; * pece = lupe; lucro * = croce; * croce = lucro; * lucidi = cecidi; * lucina = cecina; * lucine = cecine; * cioè = luccio; * idee = lucide; * raie = lucrai; * narice = lunari; * pomice = lupomi; * ridice = luridi; * rosee = lucrose; * cicorie = luccicori.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "luce" (*) con un'altra parola si può ottenere: gin * = glucine; * mah = lumache; * idra = luciderà.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Lume, Luce - Luce è corpo che risplende; Lume è lo splendore tramandato da quel corpo, in quanto che illumina; l'uno è effetto, l'altro è causa; lume è parte, luce è tutto; la luce, rispetto al lume, sta come il calorico rispetto al calore. Raggio luminoso e non lucido; lume di luna e luce di sole. Precipua funzione della luce è di risplendere; funzione sola e propria del lume è di illuminare; e però i fuochi fatui e gli animaletti fosforici luccicano più che non illuminano. - Lume, e non Luce, una fiaccola, una lucerna, una candela accesa; far lume, e non far luce, rischiarare la via, illuminare, servir di guida, fare scorta. - Anche grammaticalmente, lume viene da luce: lux è nome primitivo latino, dal quale derivò il verbo luceo, onde lucimen; e, per sincope, lumen. Dar lume ad una materia, vale Cominciare a dichiararla; e Porla in piena luce, vale ridurla all'evidenza: così Pigliar lume (non luce) si dice il ricercare alcun principio di notizia di una cosa. Luce di questo secolo, della filosofia, dell'arte critica, e non lume; per distinzione dalla parte al tutto. In questi casi, volendo sostituire lume a luce, fa mestieri porre più lumi insieme, perché facciano una luce. (Compendiato dal Grassi). [immagine]
Nascere, Venire alla luce, Dare alla luce - Nascere si dice degli animali tutti, e anche delle biade che si seminano.
- Venire alla luce è del parlare scelto, e si direbbe solo degli uomini, come Dare alla luce per Partorire.
- Dare alla luce e Venire alla luce si dice altresì, ma con qualche affettazione, delle opere dell'ingegno che si pubblicano per istampa. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Luce, Lume, Chiarezza, Splendore, Folgore; Lucere, Illuminare - Grassi dice: la luce è corpo che risplende, ed il lume è lo splendore tramandato da quel corpo, in quanto che illumina; uno è effetto, l'altro è causa; lume è parte, luce è tutto. Il Forcellini è dello stesso parere, dicendo: luce è ciò che illumina, lume lo splendore tramandato; dai poeti però prendesi l'uno per l'altro; il Tommaseo che li cita non soggiunge altro, e sembra pertanto dell'istesso sentimento: accettando pertanto l'autorità d'uomini di tanto peso, non credo però meno vera la mia proposizione, che cioè: dal lume e da ogni corpo luminoso per sè emana la luce; e che così bene non potrebbe dirsi: da corpo lucido, nè forse tampoco da corpo lucente; essendo che il corpo lucido o lucente riflette sì, ma non produce la luce di per sè. La luce poi è uno dei quattro corpi imponderabili conosciuti sotto i nomi di luce, calorico, elettricità, magnetismo: la luce offusca, abbaglia; il lume rischiara: credo pertanto che a segnar bene le differenze usuali tra lume e luce bisogna fare astrazione dal rigoroso linguaggio sembra più chiaro il dire che la luce venga dal lume: una luce viva manda un certo splendore che non si può guardar fiso; una luce discreta sparge chiarezza sugli oggetti circostanti per cui bene si vedono e distinguono: lo splendore e la chiarezza sono dunque due effetti della luce. Queste voci furono tutte impiegate dagli scrittori in varii sensi traslati; ad es., lo splendore di un'azione eroica, la chiarezza del nome, il lume dell'intelletto, la luce della civiltà. Lucere è mandar luce o riflettere lo splendore di quella; illuminare è rischiarare mediante la luce prodotta o riflessa o altrimenti: illuminare le menti è dissipare la nebbia in cui sono ravvolte, spargervi dei lumi, introdurvi la luce. Fulgore è luce ardente dardeggiante da un centro, e che batte o può battere in un punto determinato. Occhi folgoreggianti possono essere di gioia; ma più sovente d'ira, di concentrato dispetto: splendore è luce che rischiara; fulgore, luce o raggio di luce che abbrucia. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Luce - Il modo di comunicazione che ci avverte dell'esistenza di un astro o di un corpo isolato da noi, e che si trasmette per mezzo degli occhi, è ciò che ha il nome di luce. Gli antichi filosofi studiarono poco le proprietà fisiche di questo fenomeno: bensì Platone, guidato dall'esperienza, riconobbe qualmente la trasmissione della luce si fa in linea retta, e qualunque raggio luminoso si riflette facendo un angolo eguale a quello d'incidenza. (Vedasi Ottica).

Alcuni secoli dopo, le osservazioni astronomiche provarono come la comunicazione stabilita dalla luce tra i corpi luminosi e noi non sia istantanea. In fatti, Roemur trovò che noi non proviamo la sensazione della presenza del sole in un punto del suo orbite se non se 8' 13'' dopo ch'esso vi è giunto: (Vedasi aberrazione) dal che ne consegue che la prestezza della luce è di settanta mila leghe per un'ora.

I fisici hanno procurato da gran tempo di spiegare in che modo si operi la comunicazione della luce; alcuni, come Descartes e Huyghens, hanno supposto ch'essa risulti da vibrazioni a traverso ad un fluido elettrico chiamato etere, il quale la trasmetta dal corpo luminoso fino a noi, nella stessa guisa che il suono si propaga nell'aria; altri credono, con Newton, che provenga da una emissione reale di corpuscoli materiali della massima tenuità slanciati dal corpo luminoso. Nel secolo XVII Newton riuscì a decomporre un getto di luce facendogli traversare un prisma di vetro, e riconobbe esser ella composta di raggi disugualmente refrangibili: tali sono quelli che danno la sensazione del rosso, dell'arancione, del giallo, del verde, del turchino, dell'azzurro e del violetto. Riconobbe inoltre la disuguale riflessibilità di quei diversi raggi, e dimostrò che l'ordine delle riflessibilità è lo stesso che quello della refrangibilità. Nessuno ignora che un termometro esposto al sole ne riceve una influenza calorica; ma solamente nel 1775 seppero i fisici, mediante gli esperimenti di Rochon, che i differenti raggi provenienti dalle nuove posizioni di un getto producono sul termometro differenti gradi di calore. Questi esperimenti furono in seguiti ripetuti con nuovo buon successo da Leslie e Berard. La luce solare pure esercita un'azione potente sopra i fenomeni chimici, ed i lavori di Sheele, Senebier, Waltaston, Ritter, Bochmann, ci hanno fatto conoscere che quella azione non si esercita al medesimo grado su i diversi raggi; accade ancora ch'essa sia nulla quando i raggi sono diretti in guisa da produrre l'oscurità mediante la loro interferenza. (Vedasi interferenza). Finalmente, Herschell ha trovato che il raggio rosso possiede il massimo di chiarore, e che questa proprietà di rischiarare diminuisce insensibilmente sino al violetto, dove arriva al suo minimo.

Un altro fenomeno singolare della luce è quello degli anelli colorati, osservato in primo luogo da Newton. Se, per esempio, si riceve un getto di luce elementare qualunque in una stanza buja, e si dirige sopra una lente già situata sur un vetro piatto, ne accadrà che in una certa posizione l'occhio riceverà la luce trasmessa mediante riflessione, e vedrà al punto di contatto dei due vetri una macchia nera contornata da un anello colorato, seguìto questo da un anello oscuro, e poi da uno colorito, e così via via. Newton ha notato lo stesso fenomeno interponendo dell'acqua fra i due vetri, e ne ha dedotta una legge generale concernente la misura dei diametri di quegli anelli. [immagine]
Luce zodiacale - Questa luce, scoperta, descrittà, e così chiamata da Cassini nel marzo del 1683., è un chiarore, o una bianchezza, spesse volte assai simile a quella della via lattea, e che si scorge nel cielo a un dato tempo dell'anno dopo il tramonto o avanti al sorgere del sole, a forma di lancia o di piramide, lungo lo zodiaco, dove ella è sempre rinchiusa dalla sua punta e dalla sua asse appoggiata obliquamente sull'orizzonte dalla sua base. Mairan attribuisce la luce zodiacale ad un'atmosfera diffusa attorno al sole; ma Laplace nel cap. X della sua esposizione del mondo ha provato che l'atmosfera solare, lungi da estendersi fino all'orbe della terra, neppure arriva a quello di Mercurio. [immagine]
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Parole in ordine alfabetico: lucciole, luccioletta, lucciolette, lucciolina, luccioline, lucciolone, luccioloni « luce » lucente, lucentemente, lucentezza, lucentezze, lucenti, lucerna, lucernaio
Parole di quattro lettere: loti, loto, luca « luce » luci, ludi, ludo
Vocabolario inverso (per trovare le rime): autoriduce, induce, conduce, produce, riproduce, coproduce, introduce « luce (ecul) » varialuce, paraluce, biluce, frangiluce, alluce, controluce, truce
Indice parole che: iniziano con L, con LU, parole che iniziano con LUC, finiscono con E

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