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Informazioni utili online sulla parola italiana «città», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Città

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Almanacco: Fondata la città di Rotterdam; Fondata la città di Miami

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Lista Terminanti con l'accento sulla a [Citerà, Citofonerà « * » Civetterà, Civilizzerà]

Foto taggate città

Agitato

Drammaticità di un panorama

Grattacieli a NY da The Top of The Rock
Tag correlati: case, palazzi, acqua, luci, grattacieli, fiume, alberi, paese, mare, ponte, borgo, notturno, finestre, notte, campanile, strada, tetti, cupola, grattacielo, torre, paesaggio, chiesa, montagne, tramonto, neve, piazza, barche, archi, palazzo, porto

Informazioni di base

La parola città è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: tt.
È una parola bifronte senza capo, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (atti). Divisione in sillabe: cit-tà. È un bisillabo tronco (accento sull'ultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con città e canzoni con città per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • È consigliato utilizzare i mezzi pubblici per andare in città.
  • Da un paio d'anni ormai, a livello planetario, il numero di abitanti delle città ha superato quello degli abitanti delle zone rurali.
  • Oggi la città è rimasta deserta per il blocco delle auto.
Citazioni da opere letterarie
Due Fratelli di Cesare Cantù (1878): Piero spese quei pochi di quattrini che aveva raggruzzolati per andare alla città, studiarvi la metodica e presentarsi agli esami magistrali. Ma santo Dio! cosa poteva egli mai insegnare a' contadinelli se non a leggere e scrivere, com'esso per pratica sapeva; far due conti e vivere da buoni cristiani? Non fu dunque approvato. Disse, — Pazienza»: e costretto a prendere altro partito a' casi suoi, rizzò un telajo, e messo il collo sotto, dall'alba alle squille era a tessere a tutto andare, più povero, non meno contento.

Jeri e oggi di Luigi Pirandello (1919): Il pensiero che il figliuolo non sarebbe stato esposto al pericolo prima di due giorni le concedeva quella tregua. Ella poteva dunque esser dura; e fu dura. Per fortuna, il tragitto dalla stazione alla città era breve. Appena giunta, scese dall'omnibus senza neanche volgere uno sguardo a quella là. Il giorno appresso, durante il viaggio di ritorno alla stazione di Fabriano, la signora Lerna, mentre col marito se ne stava affacciata al finestrino d'una vettura di prima classe, rivide la giovane, che cercava di corsa un posto nel treno.

La Storia di Elsa Morante (1974): Un giorno a Roma era montato sul trenino dei Castelli ma ne era sceso alla prima fermata per tornare indietro a precipizio. E più d'una volta era ricapitato a Napoli… Però in tutti i posti dove andava, ci ritrovava sempre e soltanto una persuasione definitiva che lui, così come a Roma, lo stesso in qualsiasi altra città o paese, non aveva nessun amico. E allora non gli era restato alla fine che rimbucarsi nel suo terraneo d'affitto al Portuense, dove almeno ritrovava un letto familiare per buttarci il suo corpo.
Libri
  • La città di pietra (Scritto da: Ismail Kadaré; Anno 1992)
  • Città di Dio (Scritto da: Paulo Lins; Anno 1997)
  • La città dei prodigi (Scritto da: Eduardo Mendoza; Anno 1988)
  • Marcovaldo ovvero Le stagioni in città (Scritto da: Italo Calvino; Anno 1963)
  • La città degli untori (Scritto da: Corrado Stajano; Anno 2009)
  • Racconto di due città (Scritto da: Charles Dickens; Anno 1859)
  • La città del Sole (Scritto da: Tommaso Campanella; Anno 1602)
Titoli di Film
  • Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche (Regia di Ron Underwood; Anno 1991)
  • La città nuda (Regia di Jules Dassin; Anno 1948)
  • La città dolente (Regia di Mario Bonnard; Anno 1949)
  • Luci della città (Regia di Charlie Chaplin; Anno 1931)
  • Roma città aperta (Regia di Roberto Rossellini; Anno 1945)
  • La ballata della città senza nome (Regia di Joshua Logan; Anno 1969)
  • Le mani sulla città (Regia di Francesco Rosi; Anno 1963)
  • Ember - Il mistero della città di luce (Regia di Gil Kenan; Anno 2008)
Canzoni
  • L'ultima città (Cantata da: Anna Oxa; Anno 1986)
  • Cosa succede in città (Cantata da: Vasco Rossi; Anno 1985)
  • Ma non ho più la mia città (Cantata da: Gerardina Trovato; Anno 1993)
  • In questa città (Cantata da: Loredana Berté; Anno 1991)
  • Città vuota (Cantata da: Mina; Anno 1978)
  • Bruci la città (Cantata da: Irene Grandi; Anno 2007)
  • Nella mia città (Cantata da: Mango; Anno 1990)
  • Tutta mia la città (Cantata da: Equipe 84; Anno 1969)
  • Strada per un'altra città (Cantata da: Patty Pravo; Anno 1998)
  • Un calcio alla città (Cantata da: Domenico Modugno; Anno 1972)
  • In questa città (Cantata da: Ricchi e Poveri; Anno 1970)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per città
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: bitta, catta, cinta, cista, cotta, ditta, fitta, ritta, zitta.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: bitte, bitti, bitto, ditte, fitte, fitti, fitto, pitti, pitto, ritte, ritti, ritto, vitti, vitto, zitte, zitti, zitto, zittì.
Con il cambio di doppia si ha: cicca.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: cita.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: citata.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: batti, datti, fatti, gatti, matti, patti, ratti.
Parole con "città"
Iniziano con "citta": cittadina, cittadine, cittadini, cittadino, cittadella, cittadelle, cittadinanza.
Finiscono con "citta": cinecittà, stracittà, telecittà.
Contengono "citta": concittadina, concittadine, concittadini, concittadino, stracittadina, stracittadine, stracittadini, stracittadino.
»» Vedi parole che contengono città per la lista completa
Parole contenute in "citta"
Contenute all'inverso: tic, atti.
Incastri
Inserito nella parola stradina dà STRAcittaDINA; in stradine dà STRAcittaDINE; in stradini dà STRAcittaDINI; in stradino dà STRAcittaDINO.
Inserendo al suo interno armo si ha CIarmoTTA; con cale si ha CIcaleTTA; con polle si ha CIpolleTTA; con abili si ha CITabiliTA (citabilità); con sterne si ha CIsterneTTA.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "città" si può ottenere dalle seguenti coppie: ciba/batta, cibasse/bassetta, cibi/bitta, cibo/botta, cica/catta, cicade/cadetta, cicale/caletta, cicalo/calotta, cidì/ditta, cifra/fratta, cifre/fretta, cifri/fritta, cifro/frotta, cile/letta, cima/matta, cimare/maretta, cimature/maturetta, cime/metta, cimice/micetta, cina/natta, cine/netta...
Usando "città" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: baci * = batta; bici * = bitta; caci * = catta; dici * = ditta; feci * = fetta; paci * = patta; veci * = vetta; bruci * = brutta; croci * = crotta; greci * = gretta; piaci * = piatta; traci * = tratta; * tarati = citrati; * tarato = citrato; * tarino = citrino; ribaci * = ribatta; combaci * = combatta; giudici * = giuditta; precoci * = precotta; soffici * = soffitta; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "città" si può ottenere dalle seguenti coppie: ciac/catta, ciaf/fatta.
Usando "città" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * attarda = ciarda; * atava = citava; * atavi = citavi; * atavo = citavo.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "città" si può ottenere dalle seguenti coppie: citi/tai, cito/tao, citrati/tarati, citrato/tarato, citrino/tarino.
Usando "città" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: batta * = baci; catta * = caci; * batta = ciba; * botta = cibo; * catta = cica; * letta = cile; * matta = cima; * metta = cime; * natta = cina; * netta = cine; * rotta = ciro; fetta * = feci; patta * = paci; vetta * = veci; brutta * = bruci; * fratta = cifra; * fretta = cifre; * frotta = cifro; * spetta = cispe; crotta * = croci; ...
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "città" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ha = chiatta; sa * = sciatta; rea * = recitata; * erba = cerbiatta; * mena = cimentata; * vere = civettare; * veto = civettato; fune * = fucinetta; rena * = recintata; * icore = cicorietta; * omeri = citometria; * vendo = civettando; * vessi = civettassi; * veste = civettaste; * vesti = civettasti; guano * = guanciotta; piche * = picchietta; rande * = rancidetta; salpa * = scalpitata; share * = schiattare; ...

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Maire di città - E' in Francia il primo officiale municipale d'una città, o di un borgo o villaggio. Anticamente stava alla testa degli scabbini, o dei consoli, come era prima in Parigi il Prevosto dei mercanti. I Maire e gli scabini occupavano il posto che i Romani dicevano defensores civitatum (protettori della città). [immagine]
Municipale (Città) - Presso i Romani le città municipali, dette Municipia, erano in origine città libere, che mediante le loro capitolazioni eransi arrese ed unite volontariamente alla repubblica romana, solamente per inquanto alla sovranità, ritenendo del rimanente tutta la loro libertà, i proprj magistrati e le proprie leggi. In seguito si nomarono Municipia tutte le città ch'ebbero un corpo di ufficiali a governarle. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Città - [T.] S. f. Dal lat. aureo Civitas (che in un'iscrizione è Cibitas, onde la doppia consonante, come Sotto da Subtus).

Per primo l'idea di Civile convivenza; onde da Urbs la distinguevano i Latini. Cic. Tum conventicula hominum, quae postea civitates nominatae sunt; tum domicilia conjuncta, quas urbes dicimus. Cominciando dal senso più ovvio a noi, Città è ordine di case molte, compartite in istrade e contrade, sovente circondate da muro comune o da altro recinto. T. Cic. Munita che l'ebbero e per il luogo eletto e per opera di mano, questa unione di case appellarono città, distinta di luoghi sacri e di piazze comuni. Gl'It. in ant. in senso di Città avevano Terra (D. 1. 9. e altri); e Villa, usato quattro volte da Dante e da F. Vill. e da L. Alam.; onde non è in questo da stare al Buti: Parla al modo de' Francesi. Ma siccome Casa, che ai Lat. è Capanna, è venuto a dire anche Palazzo; cosi Villa, che poteva essere ricchissima Casa di campagna, con molte case agiate dipendenti, venne a dire Città. Nè era gallic., come non era Ruga, tanto aff. a Rue.

Il senso più prossimo al lat. di Città è Convivenza civile di molti uomini sotto le medesime leggi. T. Cic. Radunanze d'uomini da comune diritto consociati, che son dette città. = Ott. Com. Par. 8. 213. (C) S. Ag. C. D. [Tav.] Def. Giann. R. Fior. c. 4. Quelle città in tal maniera governate (dalla potenza di pochi) non si possono chiamare città, perchè città vuol dire una congregazione civile d'uomini liberi, cioè d'uomini, i quali non ubbidiscono che alle leggi.

2. Città è contrapp. di Casa propria; come ai Lat. Urbem et Penates; e ai Fr. Ètre, Diner en ville, Fuor di casa. Segnatam. nel senso civ. Casa dice le faccende e gli usi privati; Città, del Comune e dello Stato.

È anche contrapp. a quanto è fuor del recinto di quel che intendesi col nome di Città. Vit. SS. Pad. 1. 131. (C) Essendomi ito una fiata alla città Bocc. Nov. 72. 5. T. Entrare in città, Uscirne. – Abitare in città, non ne' sobborghi. Vivere in città più a lungo che fuori. – Provvedersi alla città del bisognevole. Hor. Piscibus urbe petitis. Ulp. Seppellire in città (non in cimitero, fuori).

[Camp.] Venire a città, Tramutarsi a dimorare dal contado in città. D. 3. 16.

Sovente contrapp. di Borgo e Terre minori. T. Vang. In vicos vel in villas, aut civitates. = Petr. canz. 34. 6. (C) Per cittadi o per castella. E anco il Vang. T. Borgo, Castello, che diventa città. – In alcuni Cantoni svizzeri, la città e la campagna facevano due corpi politici parteggianti.

Altro contrapp. T. D. 3. 18. Le cittadi e i regni.

Più sovente contrapp. a Villa e Campagna. T. Casa di città. Cod. Giust. Se, lasciata la città, vuole abitar la campagna. Hor. Amatore della città, della campagna. – Non vuoi tu preporre gli uomini e la città alle selve selvaggie? (Dice il topo di città a quel di villa.) = Petr. canz. 37. 5. (C) Le città son nemiche, amici i boschi A' miei pensier'.

T. Costumi di città, contr. ai semplici e schietti, ai rustici e rozzi. – Cosa, Persona, che sa troppo di città non è lode.

Altro contrapp. di Città e Campo, cioè di Pace e di Guerra; che dicevano In città e in oste. Sallust. Catell. 12. (Diz. Nap.) E 12.

3. Qui recasi l'uso gr. trad. alla lett. nel seg. [Val.] Pomp. Vit. Plut. 3. 136. Le rocche della città chiamavansi allora semplicemente città. T. L'Acropoli Città alta, dicevasi semplicem. πόλις; perchè Città intendevasi sempre Luogo munito; onde Pergamo, e i nomi composti di Berg e di Bourg.

T. Quindi Città alta, la più alta parte di quella; come a Bergamo.

4. T. Città sana, allegra. – Marittima. [Val.] † Vegez. 157. Marina cittade.

T. Quintil. Posta in altura. Virg. Collocare la città in tale o tal luogo.

T. Città di passaggio. – Fuor di mano. Svet. Devia.

T. Virg. Dinnanzi alla città (subito fuori delle porte). – Gli accessi della… – Porta della… e di città.

T. Hor. Più largo muro abbracciò la città. – Giro della… – Centro, Angoli della… – Nel cuore della città (nel bel mezzo). E anche trasl.

T. Andare per città, per la città, (il secondo determina e amplia lo spazio). Il sim. è di Passeggiare in città e la città. – Conoscere la città, Mostrarla, Descriverla.

T. Illuminare la… – Polizia della…

5. Qualità varie. T. Città murata, aperta. – Munita, Forte. – Debole. – Città, tutta una fortezza. [Cont.] Roseo, Disci. mil. Lan. 7. v. Sieno le frontiere ben provvedute di città forti.

T. Città nuova. (Anche N. pr. Anche parte d'una città.) Virg. Antica. – Città vecchia (e N. pr., e parte di città poi ampliata).

T. Virg. Piccola, Grande. Fr. Giord. Pred. S.

T. Bella città… Virg. Eccelsa. – Egregia. Virg. Ricca, Virg. Guerriera. – Pacifica. – Commerciante, Di commercio. – Popolata, Deserta.

T. Città di provincia. = Viv. Disc. Arn. 30. (Man.) Salvar… la stessa città capitale dalle incursioni d'Arno. [Val.] † Ant. Pucc. Centil. 42. 56. Città mastra. T. Città principe Agg., per principale, latinismo non com. = Bartol. Dan. As. 3. 130. (Gh.) Città capo del regno. T. Città dominante, dove risiede il principe: nè si direbbe di stato libero. Peggio Città regnante: ma, sotto la repubblica francese, Parigi era più regnante di prima.

T. Città regia. – Città dell'impero. – Città anseatiche, libere.

T. Città vescovile, dove risiede un vescovo.

T. Città santa, Gerusalemme, Roma. Questa Città eterna.

6. Locuz. col verbo. T. Virg. Disegnare la città, il sito e la distribuzione e misura. – Virg. e Ps. Edificarla. Virg. Fondarla, in senso pr. Ps. in trasl. Virg. Stabilirla. D. 1. 20. Fêr la città sovra quell'ossa (di Manto). Virg. Autore della…

T. Ingrandirla (Cic.), e materialm. e civilm. – Fortificarla.

T. Assediarla. – Sall. Prenderla. – Quintil. Espugnarla. – Saccheggiarla, Incendiarla. Hor. Distruggerla.

T. Virg. Rovina della città. – D. 3. 16. Le cittadi termine hanno.

7. Col Di. La città stessa. Bocc. Introd. 4. (C) Nella egregia città di Fiorenza. T. I Lat. dicevano la città trojana (Virg.), tebana (Hor.); ma più nel verso; e anche noi lo potremmo. Città romana, direbbe piuttosto la cittadinanza. Il com. è Città di Roma.

T. Quando la città e la provincia hanno il medesimo nome, posponesi; come: Tours città.

Per denotare il paese al quale la città nominata appartiene. [Camp.] Dant. Purg. 6. Le città d'Italia tutte piene Son di tiranni. T. Vang. Città di Galilea.

Della gente che vi abita o che le ha dato l'orig. T. Città degli Etrusci. Vang. De' Samaritani. – D'Israele. – Di Giuda. – Le loro città. D. 1. 16. Cortesia e valor, di'se dimora Nella nostra città.

T. Del tale, dov' egli è nato, o fattagli patria. D. 2. 24. La mia città. Vang. Betlemme città di David. Vang. Civitate Andreae et Petri. D. 1. 6. La tua città ch'è piena D'invidia. E 2. 24.

T. In altro senso dicevano i Re di Francia: La mia buona città di Parigi.

T. D. 1. 13. I' fui della città che nel Battista Cangiò il primo padrone. Virg. La città d'Apollo (da lui protetta e devótagli).

Altro uso. [Val.] Tasson. Secch. 11. 16. L'altro lasciòllo alla città del fiore (Firenze). Essa Firenze: † Ant. Pucc. Centil. 47. 90. La città dell'effe. T. Anche: La città di Flora; La città dell'Arno. – Roma, la città del Tevere, de' sette colli.

8. Gli abitanti della città. [Camp.] Dant. Conv. 2. 7. Chiamare solemo cittade quelli che la tengono, non quelli che la combattono, avvegnachè l'uno e l'altro sia cittadino. T. E Inf. 6. Città partita (divisa in parti). Vang. Civitas divisa contra se. – Cominciò a rimproverare alle città nelle quali erano stati fatti molti prodigi, che non si fossero ravveduti. = Ar. Fur. 17. 70. (C) Vanno scorrendo timpani e trombette, E ragunando in piazza la cittade. T. Tutta la città gli è andata a rincontro, si è mossa, è in fermento. Vang. Erat omnis civitas congregata ad januam. Tota civitas exiit. Virg. Totam luctu concussit funditus urbem. – Moestam incendunt clamoribus urbem.

T. E siccome Liv. ha Città col plur., appunto perchè nome collettivo, potremmo anche noi: Tutta la città si dolevano.

T. Siccome Virg. Cognatas urbes; così Città sorelle, per comune orig. o per amicizia o per istituzioni conformi.

9. Diritto di città, Quel che dà all'abitante le facoltà proprie al cittadino e no all'estero. Sen. Ben. Varch. 6. 20. (C) Quando egli giovava a tutti, non aveva animo di dare a me proprio la città, facendomi di essa cittadino. Men com. Donare. Segr. Fior. Stor. 8. 213. (Man.)

Più ass. [Val.] Varch. Stor. 1. 326. Erano statuali, e 'l beneficio avevano della città.

T. La città plebea a poco a poco penetra nella patrizia. In questo senso può dirsi che in una città ce n'è due, e forse più.

10. Nel senso più propriam. civ. e polit. T. Magistrati della città. – Palazzo della città o del Comune. – Virg. Fondare la città con le leggi. Virg. Dare civibus urbem, non solo coll'edificarla, ma col civilmente costituirla. Hor. Quale stato convenga alla città. [Cors.] Car. Rett. Arist. 1. 10. Chiamo legge propria quella per mezzo della quale, scritta, si governano le città. T. Curare la salute della città. Hor. Padre della… – Protettore della… Cic. Mutare lo stato della città. D. 3. 16. Sempre la confusion delle persone Principio fu del mal della cittade.

11. Nella St. ant. sta non solo per corpo di cittadini, com' è usato e chiaro tuttavia, ma per consorzio di più paesi in una cittadinanza. Dav. Tac. Germ. 383. (Man.) Città degli Ermonduri, a' Romani fedele.

T. Sotto Tiberio sessantaquattro città erano in Gallia, cioè regioni con proprie leggi.

T. Medaglie delle città, coniate in antico da città libere, col nome e gli emblemi loro.

T. Associare più città e terre insieme, in diritti di comune cittadinanza.

12. Iperb. T. Arsenale, Casa ch'è una città.

13. Fig. [Camp.] Mor. S. Greg. Acciò ch'elli possano guastare la città della nostra mente, e ritornarla serva. T. Lett. di S. Cat. Arrendasi la città dell'anima vostra.

T. Cic. Voi perdete (credimi) la città della filosofia, mentre state a difendere le castella.

14. Altra fig. T. Siccom' è Città il complesso de' doveri e de' diritti, degli affetti e degli utili, che nascono dal civile consorzio; in questo rispetto i probi di tutte le nazioni compongono un'ideale città. – Città del Sole, sognata dal Campanella. – Platone, poeta artista, sbandisce dalla sua città i verseggiatori di mestiere.

T. Cic. Quest'universo sia da stimare una comune città degli uomini e degli Dei. L'impotente desiderio del Pagano avverasi nella Chiesa, che è la nuova Gerusalemme, discendente di cielo da Dio, Apoc. [Cors.] S. Bern. Medit. 4. Oh! come sono dette di te cose gloriose, città di Dio! (Da' Salmi.) [Camp.] Dant. Purg. 16. Convenne legge per fren porre, Convenne rege aver, che discernesse Della vera cittade almen la torre. T. Un Inno: Celeste città, beata visione di pace; che alto di pietre viventi t'innalzi alle stelle, e sei da migliaja d'Angeli cinta, Città corruscante del cielo. (In questo e nel preced. di Dante, la terrena raggiungesi colla celestiale.) Notabile in Plaut. Ejus sum civis civitate coelitum. [Camp.] Dant. Purg. 13. Ciascuna (anima) è cittadina D'una vera città. Ap. Ephes. Cives sanctorum. T. D. 1. 1. Quivi è la sua cittade e l'alto seggio. Vang. La città del gran Re. [Camp.] D. 3. 30. Vedi nostra città quant'ella gira.

L'Inferno. T. D. 18. La città ch'ha nome Dite. = E 3. (C) Città dolente. T. E 10. Città del foco.

T. Città sotterranea, Città de' morti, i Sepolcreti, Necropoli.
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