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Informazioni utili online sulla parola italiana «testa», il significato, curiosità, forma del verbo «testare», associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Testa

Forma verbale

Testa è una forma del verbo testare (terza persona singolare dell'indicativo presente; seconda persona singolare dell'imperativo presente). Vedi anche: Coniugazione di testare.

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere testa (rasata, piccola, vuota, dura, riccia, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
croce (21%), coda (17%), capo (15%), dura (5%), collo (4%), cervello (4%), capelli (4%), corsa (2%), corpo (2%), calda (2%), piede (2%), classifica (2%). Vedi anche: Parole associate a testa.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia

Foto taggate testa

Capigliatura a Valencia - la Falla

Mantide religiosa

Danza
Tag correlati: batacchio, occhi, porta, metallo, capelli, uccello, legno, volto, viso, battente, becco, battiporta, ferro, faccia, oro, piume, uomo, ombra

Informazioni di base

La parola testa è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: tès-ta. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con testa e canzoni con testa per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Per arrivare in testa a quella gara valeva più l'astuzia che la forza.
  • Usa la testa quando ti vien chiesto qualcosa di importante.
  • Non sapeva dove battere la testa quella mattina, aveva dimenticato le chiavi della macchina, il cellulare, le sigarette e...
Citazioni da opere letterarie
Il Re del Mare di Emilio Salgari (1906): Si componeva di otto velieri, muniti di vele immense e montati da equipaggi numerosi, ma solo quello montato dalla Tigre, che era ancora più grosso di quello che Yanez aveva perduto sul Kabatuan, era in grado di tenere, almeno per qualche tempo, testa agli avversarî. Gli altri non erano che dei semplici navigli malesi, un po' più grossi dei prahos comuni, senza bilanceri e forniti invece di ponte e di murate piuttosto alte per meglio proteggere i fucilieri.

Visitare gl’infermi di Luigi Pirandello (1896): – Anche. Veramente allora ero studente. Tu sai che mi son sempre levato all'ora dei galli. Basta, – «Matteo» – mi avevano detto la sera avanti alcuni miei colleghi, – «tu che sei mattiniero, domattina di buon'ora va' ad accaparrarti con Bartolo alla Sala Anatomica un buon pezzo da studiare: testa e busto». Bartolo era il bidello della Sala. Che tipo, se l'aveste conosciuto! Parlava coi cadaveri; nettava a perfezione i teschi e se li vendeva cinque lire l'uno. Cinque lire, una testa d'uomo! È vero che, molte, vanno anche assai meno. Basta. State a sentire, che vi racconterò come un morto mi spense la candela.

La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano (2008): Mattia salì le due rampe di scale che portavano all'ingresso e rimase in disparte da tutti i gruppetti di ragazzi che aspettavano la prima campanella, anche se fuori dalla tettoia si bagnava la testa. Una volta entrato cercò il tabellone con la disposizione delle aule, per non chiedere aiuto alle bidelle.
Proverbi
  • Buone parole e pere marce non rompono la testa a nessuno.
  • Quando l'uomo non fa il capofamiglia la donna va fuori di testa.
  • Il pesce puzza dalla testa.
  • Per amore anche una donna onesta, può perdere la testa.
  • Chi troppo domanda, ha testa di matto.
  • A lavar la testa all'asino, ci rimetti il ranno e il sapone.
  • Una testa savia ha la bocca chiusa.
  • Chi non ha testa abbia gambe.
Espressioni e Modi di Dire
  • Tagliare la testa al toro
  • Montarsi la testa
  • Camminare a testa alta
  • Avere grilli per la testa
  • Avere la testa fra le nuvole
  • Fasciarsi la testa prima di essersela rotta
  • Dare alla testa
Libri
  • Testa d'argento (Scritto da: Luigi Malerba; Anno 1989)
  • Il diavolo in testa (Scritto da: Bernard-Henry Lévy; Anno 1986)
Titoli di Film
  • Fuori di testa (Regia di Amy Heckerling; Anno 1982)
Canzoni
  • Senza un briciolo di testa (Cantata da: Marcella Bella; Anno 1986)
  • Prendi fra le mani la testa (Cantata da: Riki Maiocchi; Anno 1967)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per testa
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cesta, desta, festa, gesta, lesta, mesta, pesta, resta, sesta, tasta, tenta, tesla, tessa, teste, testi, testo, tetta, tosta, vesta.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: ceste, cesti, cesto, deste, desti, desto, destò, feste, geste, gesti, gesto, gestì, leste, lesti, lesto, meste, mesti, mesto, nesti, nesto, peste, pesti, pesto, pestò, reste, resti, resto, restò, seste, sesti, sesto, veste, vesti, vesto, vestì.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: teta, tesa, test.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: teista, tesata, testai.
Parole con "testa"
Iniziano con "testa": testai, testano, testare, testata, testate, testati, testato, testava, testavi, testavo, testacce, testacea, testacee, testacei, testaceo, testammo, testando, testante, testarda, testarde, testardi, testardo, testasse, testassi, testaste, testasti, testabile, testabili, testaccia, testacoda, ...
Finiscono con "testa": attesta, detesta, intesta, potestà, contesta, protesta, capitesta, capotesta, cointesta, lavatesta, reggitesta, controtesta, poggiatesta, appoggiatesta.
Contengono "testa": attestai, detestai, intestai, attestano, attestare, attestata, attestate, attestati, attestato, attestava, attestavi, attestavo, contestai, detestano, detestare, detestata, detestate, detestati, detestato, detestava, detestavi, detestavo, intestano, intestare, intestata, intestate, intestati, intestato, intestava, intestavi, ...
»» Vedi parole che contengono testa per la lista completa
Parole contenute in "testa"
est, sta, test. Contenute all'inverso: set.
Incastri
Inserito nella parola dei dà DEtestaI; in atre dà ATtestaRE; in atta dà ATtestaTA; in atte dà ATtestaTE; in atti dà ATtestaTI; in atto dà ATtestaTO; in coni dà CONtestaI; in devi dà DEtestaVI; in devo dà DEtestaVO; in inno dà INtestaNO; in conta dà CONtestaTA; in conte dà CONtestaTE; in conti dà CONtestaTI; in conto dà CONtestaTO; in demmo dà DEtestaMMO; in dente dà DEtestaNTE; in denti dà DEtestaNTI; in desse dà DEtestaSSE; in dessi dà DEtestaSSI; in deste dà DEtestaSTE; ...
Inserendo al suo interno ace si ha TESTaceA; con rapi si ha TErapiSTA; con sera si ha TESseraTA; con sella si ha TESsellaTA.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "testa" si può ottenere dalle seguenti coppie: tea/asta, teca/casta, tede/desta, tedi/dista, tele/lesta, teli/lista, teme/mesta, temi/mista, tesaggi/saggista, tese/sesta, teso/sosta, teta/tasta, tetri/trista, tese/eta, tesse/seta, tessera/serata, tessi/sita.
Usando "testa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * stadi = tedi; * stame = teme; * stami = temi; * stari = teri; * stata = teta; cote * = costa; dite * = dista; fute * = fusta; lite * = lista; mete * = mesta; mite * = mista; paté * = pasta; pite * = pista; poté * = posta; rate * = rasta; rete * = resta; rote * = rosta; sete * = sesta; tate * = tasta; * stadio = tedio; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "testa" si può ottenere dalle seguenti coppie: tesina/anita, tesla/alta, tessa/asta, tesso/osta.
Usando "testa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: asset * = asta; * attera = testerà; * attero = testerò; * attarda = testarda; * attuale = testuale; * attuali = testuali; * attualità = testualità; * attualmente = testualmente.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "testa" si può ottenere dalle seguenti coppie: dite/stadi, linizzate/stalinizza, mattinate/stamattina, mete/stame, mite/stami, minate/stamina, nate/stana, navate/stanava, note/stano, rate/stara, ratite/starati, rete/stare, remote/staremo, rote/staro, sarete/stasare, serate/stasera, site/stasi, tate/stata, torite/statori, turate/statura, vate/stava...
Usando "testa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: stadi * = dite; stame * = mete; stami * = mite; stana * = nate; stano * = note; stara * = rate; stare * = rete; staro * = rote; stasi * = site; stata * = tate; stava * = vate; stavi * = vite; * dite = stadi; * mete = stame; * mite = stami; * nate = stana; * note = stano; * rate = stara; * rete = stare; * rote = staro; ...
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "testa" si può ottenere dalle seguenti coppie: tedi/stadi, tedio/stadio, teglia/staglia, tellina/stallina, telline/stalline, teme/stame, temi/stami, tempera/stamperà, temperai/stamperai, temperie/stamperie, tempero/stamperò, tempi/stampi, tempista/stampista, tempiste/stampiste, tempisti/stampisti, tempo/stampo, tendo/stando, tenera/stanerà, tenero/stanerò, tenga/stanga, teniamo/staniamo...
Usando "testa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: dista * = dite; fusta * = fute; lista * = lite; mista * = mite; pasta * = paté; pista * = pite; rasta * = rate; rosta * = rote; tasta * = tate; * dista = tedi; * lista = teli; * mista = temi; * tasta = teta; vasta * = vate; vista * = vite; consta * = conte; teso * = sosta; * tesa = stasa; * tesi = stasi; * teso = staso; ...
Sciarade incatenate
La parola "testa" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: test+sta.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "testa" (*) con un'altra parola si può ottenere: ai * = ateista; * eri = testerai; inni * = intensità; insù * = intessuta; pani * = panteista; * empi = tempestai; trii * = triteista; cachi * = catechista; rolli * = rotellista; scuri * = scuterista; sismi * = sistemista.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Dicervellarsi, Perder la testa o il cervello, Stillarsi o Lambiccarsi il cervello - Dicervellarsi è Ingegnarsi con ogni modo di metter ordine tra cose contrarie, di metter pace tra due litiganti, o simili. - Perder la testa o il cervello, è il rimanere intronato dal soverchio frastuono, o il Rimaner sopraffatto comecchesia, per modo che se ne perda quasi il lume del discorso. - Stillarsi o Lambiccarsi il cervello è tutta operazione della mente, e vale Investigare ogni più sottile via e meditare con ogni studio per trovare argomenti da sciogliere difficoltà, difendere sè stesso, spiegare luoghi oscuri, e simili. - Lambiccarsi mostra difficoltà maggiore nel lavoro della mente. [immagine]
Capo, Testa, Zucca, Teschio - Capo si intende tutta quanta la parte superiore del corpo, dal collo in su; la Testa invece, nell'uso comune, si intende invece per la parte anteriore del capo, non compresa la faccia; e giustamente nota il Tommaseo che nessuno direbbe: «Ho battuto il capo. Mi sono ferito il capo,» se la parte offesa è dinanzi. - Zucca è voce familiare, che ha del dispregiativo, e si usa per Capo, in quanto le zucche hanno generalmente la forma che si assomiglia al capo dell'uomo. - Teschio, il Tommaseo dice che significa la testa divisa dal busto e anche la Testa scarnata; ma il vero è che mai si chiamerebbe Teschio, se non il capo privo di ogni parte carnosa, o sia esso unito alle altre ossa dello scheletro, o sia solo. - La voce Capo si trasferisce a molti significati morali e metaforici, come Capo di un'impresa, di un ufficio, di un esercito, ecc., ecc. - Anche la voce Testa si trasporta a significare Mente, Intelligenza o simili, nella locuzione Uomo di gran testa, di testa fina; che non si userebbe Capo. E va bene, perchè, come dicemmo, Testa è la parte anteriore; e nella regione frontale, secondo alcuni, sono gli organi della intelligenza. [immagine]
Testa, Testina, Testicciuola, Matta - Parlo di bestie morte e per uso di mangiarle. - Il capo delle bestie grosse, che non occorre definire, sempre Testa. - «La testa di manzo è cibo da povera gente.» - La testa di vitella di latte, già cotta, in Firenze si dice Testina. - «Una porzione di testina alla parmigiana. - Testina lessa - trippata.» - Testicciuola è la testa dell'agnello e del capretto staccata dal collo. - «Le testicciuole si lessano, si disossano, s'indorano e si friggono.» - Testa matta o assoluto Matta si dice familiarmente in Firenze la testicciuola d'agnello dalla quale sia stato cavato il cervello. - «Comprami un par di teste matte, o di matte, da friggere per cena.» - A Firenze un venditore ambulante di testicciuole, gridava: Le matte che ridono! Come ridono le matte! - Ridono perchè ne rimangono scoperti tutti i denti. - Più comune Matte che Teste matte. G. F. [immagine]
Testa, Capo, Testolina, Testina, Testone, Capone, Zuccone, Capaccio, Capetto, Capettaccio - Le differenze tra Capo e Testa vedile al numero 356. - Testolina si suol usare per Testa di poco cervello e di poco senno. - Testina è Testa piccola, ma le si suol dare sempre un appellativo o di lode o di dispregio, per significare persona di senno, o il contrario. - Testone è accrescitivo di Testa, ma suol chiamarsi Testone un uomo di grosso ingegno, e con progressivo dispregio, Capone e Zuccone. - Quando si dice Capaccio, si intende Uomo rissoso e pronto al male. - Capetto suol dirsi di persona capricciosa, bizzosa e soverchiatrice, che, se eccede, si dice anche «È un capettaccio,» massimamente di ragazzi e di donne. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Capo vuoto, Testa vuota - Il secondo si usa per motteggio o rimprovero dicendolo di chi non ha sale in zucca, dello sventato; il primo è affermazione di uno stato della mente: una forte emicrania lascia il capo come vuoto: vuoto è il capo talvolta, o pare per troppa pienezza: dopo un lavoro assiduo di più giorni per cui lo spirito sia stato in una tensione continua, si resta come smemorati, il capo è vuoto o par vuoto tanto da non poter raccozzare due idee. [immagine]
Testa, Capo, Teschio - Testa, meglio la materiale; perciò anco quella degli animali irragionevoli; capo, meglio il morale, l'intellettuale: però si dice eziandio mal di capo; mettersi in testa, buona testa, testa quadra, capo sventato e simili, il che dimostra come sì nell'uno che nell'altro senso s'adoperano ambedue. Teschio è testa di morto spolpata e ridotta alla sola ossatura. [immagine]
Ostinarsi, Incaparsi, Incocciarsi, Incaponirsi, Intestarsi, Mettersi nella testa, Cacciarsi in testa, Ficcarsi in testa - Ostinarsi in un proposito; incaparsi in un'idea; incocciarsi in un argomento sofistico e incaponirsi a difenderlo a sostenerlo: l'incocciarsi è come intoppare o restar presi, fra le altre cose, dall'apparenza; incaponirsi è scaldarsi male a proposito: hanno poi tutti chi più chi meno mal senso: poichè nel bene un non si ostina, ma si fonda, si ferma, persevera; e il vero, il giusto si sostiene co' solidi argomenti, col ragionare e non col gridare. Mettersi in testa si può e verità e errore, e proposito buono e reo; cacciarsi in testa dice più precipizio nel farlo e minor prudenza; ficcarsi in testa più pertinacia nel persistervi per essere la cosa penetrata più addentro: chi si mette in testa più cose, meno ne sa, o meno bene le fa; chi si caccia in testa cose impossibili deve poi rinunziarvi: chi si ficca in testa errore e pregiudizio, più difficile gli sarà il guarirne. [immagine]
Senza testa, Senza capo, Acefalo - Acefalo è parola greca che vale senza testa, o senza capo, materialmente e anche traslatamente. Facendo astrazione dal senso materiale troppo ovvio, diremo, che un uomo senza testa è quello che si dimostra privo di giudizio, di raziocinio: senza capo è quel partito che non abbia chi lo diriga; poi è cosa che non ha giusto e normale principio. Si perde la testa, meglio che il capo, quando per la moltiplicità delle cose si resta confusi. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Testa coperta - Gli antichi avevano uso di cuoprirsi la testa col lembo della veste; i Romani con quello della toga: ma si compariva a capo scoperto davanti alle persone a cui volevasi mostrar rispetto. In Francia, molto in addietro si costumava tenere il capo coperto d'innanzi al re, e quando il monarca rivolgeva la parola a qualche cortigiano, questi doveva soltanto abbassare il capperuccio. Quest'uso durò sino alla fine del secolo decimoquarto, allorchè Carlo VIII, che passò in Italia, vedendosi davanti i signori napoletani a capo nudo, ordinò a tutti i signori francesi che lo accompagnavano di non cuoprirsi nella sua camera quando vi fossero principi o signori italiani. Verso la fine del regno di Luigi XII, i signori si erano poco a poco assuefatti a rimanere colla testa scoperta alla presenza del re; ma alcuni per non averla affatto nuda, si ponevano degli scuffiotti simili all'incirca a quelli che tengono i bambini. Sotto Francesco I, la civiltà prevalse, nessuno comparve più a capo coperto d'innanzi al re, e questa civiltà dalla corte passò insensibilmente agli altri ceti. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Testa - S. f. [G.M.] Lo stesso che Capo: ma parlandosi segnatam. di bestie grosse, è voce più propria. Testa del leone, del lupo, del cinghiale, dell'orso, della tigre. Testa, il Cranio, in Auson., Prud. e Cel. Aurel. – Secondo alcuni, da Testa, Vaso di terra, per la somiglianza della forma.

[G.M.] Testa di vitella, Testa di manzo. La povera gente comprano un po' di testa per fare il brodo. Testa di vitella di latte, lessata, indorata e fritta.

[G.M.] Quella del majale, quando si mangia, piuttosto Capo che Testa, nell'uso. Capo freddo di majale (non Testa fredda). Del capo del majale fanno la soprassata.

[G.M.] Così degli uccelli, dei polli, dei pesci, nell'uso, Capo non Testa. Il capo dei polli non gli piace. Mangiano lo stufato di capi di pollo. Quando mangia gli uccelli, butta via il capo e le gambe. Minestra fatta sul capo di pesce, pestato e passato per istaccio.

[G.M.] Degli agnelli, Testicciuola, se spiccata dal busto; non Capo nè Testa.

T. Nelle arti del disegno, sempre Testa, non Capo. Il pittore fa una bella testa. Le belle teste d'Andrea del Sarto. Il parrucchiere fa un bel capo (parlando dell'acconciatura). Un bel capo di capelli. – Il carnefice fa la testa (la taglia).

[G.M.] Nelle monete, nelle medaglie: La parte della testa. Medaglia, nella quale è incisa una bella testa d'imperatore; e nel rovescio, una ghirlanda di querce.

T. In molte locuzioni Testa e Capo si usano promiscuamente; ma Testa suol essere più fam. Talvolta però l'una voce non si scambierebbe coll'altra.

[G.M.] Testa piccola, grossa, tonda, appuntata, auzza, Testa che pare un cocomero. Testa di manzo (sformatamente grossa).

Bocc. Intr. (C) Ne fece una ghirlanda onorevole e apparente, la quale messale sopra la testa, fu poi… manifesto segno a ciascuno altro della real signoria. E nov. 5. g. 2. A quella boce levata la testa, vide uno, il quale… E nov. 9. g. 4. I suoi famigliari…, voltate le teste de' cavalli, quanto più poterono si fuggirono verso il castello del lor signore. Petr. Canz. 8. 4. part. I. Come a forza di venti Stanco nocchier di notte alza la testa. Dant. Inf. 1. Questi (il leone) parea che contra me venesse Colla testa alta. [Camp.] E 20. Drizza la testa, drizza, e vedi a cui S'aperse agli occhi de' Teban la terra (ad Anfiarao). [Fanf.] Baldin. Lett. Salviat. 11. La misura della testa incomincia dalla parte più bassa del mento, e termina fino alla sommità della fronte; e questa si dice una testa; e con questa misura si dà regola al rimanente del corpo.

T. Vang. Chiedi la testa di Giovanni. Ar. Fur. 26. 121. Mi credo che a difendere la testa di Rodomonte l'elmo non bastasse.

T. Testa ben piantata sul torso. (Salm. Qui plantavit aurem, non audiet?)

T. Insulto di sangue alla testa. Infiammazione di testa, Una flussione generale alla testa. Ha avuto una portata di sangue alla testa. Gli vengono delle caldane alla testa.

[G.M.] Aver la testa pesa (per malessere), inceppata.

T. Prov. Tosc. 51. Grossa testa non fa buon cervello. E 59. Meglio una sassata nella testa che una ferita nell'onore. E 74. Consiglio di vecchio non rompe mai la testa. E 75. Due teste fanno un quadrello (spiegato dall'altro: Vedono più quattr'occhi che due). E 107. Chi del suo si dispotesta, un maglio sulla testa. E 208. Tante teste, tanti cervelli. E 213. In Italia troppe feste, troppe teste, troppe tempeste. E 223. Tutto il cervello non è in una testa. E 224. Govèrnati a tuo modo chè non ti dorrà la testa. E 283. Asciutto il piede e calda la testa, e nel resto vivi da bestia (nel resto non importano tanti riguardi). E 286. Doglia di testa vuol minestra. E 291. Testa digiuna, barba pasciuta (la testa si lavi o tosi a digiuno; la barba, dopo pasto). E 299. Testa di pazzo non incanutisce mai. E 334. Se ti vergogni a dir di sì, crolla la testa e fa' così. E 341. È meglio piè bagnato che testa rotta. E 343. Testa di lucertola, collo di grue, gambe di ragno, pancia di vacca e groppe di baldracca (la bella mula). E 363. A testa ritta come un gallo. E 368. Mi fa una testa come un tamburlano, come un cestone, come una campana (mi confonde colle sue ciarle). [G.M.] Serdon. Prov. Testa di vetro non faccia a' sassi; Non mettersi a cimenti senza forza. = Cecch. Stiav. 1. 4. (C) Chi ha Testa di vetro non vada a battaglia Di sassi.

[Cont.] Nella scherma dicesi Guardia di testa quando lo schermitore coll'arma volta contro l'avversario sta sul parare i colpi di testa. Cit. Tipocosm. 456. Guardia di testa, di faccia, di coda.

2. La parte anteriore del capo dagli occhi in su, La fronte. T. Al popolo la parola Capo significa il tutto: la parte anteriore la chiamano Testa; la posteriore Memoria. D'un bambino che casca e batte la nuca dicono: Ha battuto la memoria.

[G.M.] Cascò in terra a bocca innanzi, e battè la testa. S'è fatto un corno nella testa.

T. Prov. Tosc. 368. Occhi che brillano in testa come due stelle.

3. In quanto la Testa si considera come vestita, o no, di capelli. Dant. Purg. 8. (M.) Ben discerneva io lor la testa bionda, Ma nelle faccie l'occhio si smarría. Ar. Fur. 19. 38. Assai più larga piaga e più profonda Nel cor sentì da non veduto strale, Che da' begli occhi e dalla testa bionda Di Medoro avventò l'arcier ch'ha l'ale.

[G.M.] Testa ricciuta. – Testa calva, pelata, canuta. T. Prov. Tosc. 145. A testa bianca spesso cervel manca.

4. Intelletto, Ingegno, Mente.

T. Testa suole riguardarsi come la sede del pensiero: chi dice Capo, sembra considerare il posto di esso in cima al corpo, e la preminenza sugli altri membri. M. V. 9. 65. (C) Era uomo al suo tempo riputato astuto, e di buona testa. Salvin. Disc. 3. 7. (M.) Del resto, possedere esse da per sè spirito, e talento, e testa… da governare non che una casa, una città. [G.M.] È uomo di testa. Fag. Rim. Alessandro Severo, uomo di testa, Ebbe l'oca in tal pregio che ordinò, Che si mangiasse solo in dì di festa.

T. Anche ass., a denotare il senno, nel linguaggio fam., dicesi anzi Testa che Capo. È una gran testa. Testa forte, Testa quadra, Testa di ferro. [G.M.] Tac. Dav. Stor. l. 2. Noi non ci leviamo contro quella gran testa del divino Augusto.

T. E in mal senso. Uomo di poca testa; senza testa; di testa dura (che vale, e di poco intelletto, e ostinato). [Cors.] Belc. Prat. spirit. c. 229. Non voler esser pertinace nè di dura testa.

T. Prov. Tosc. 49. Bella donna, cattiva testa. – Testa confusa. Testa debole. Testa di legno. Testa secca (che non si lascia persuadere). Testa vuota (senza cervello). Testa balzana (stravagante). = M. V. 5. 79. (C) O che il vicario, ch'era testa balzana…, per soverchia baldanza… facesse da sè cose sconce (così in alcun buon testo a penna; lo stampato ha: testa Lucchese).

T. Testa di bue; Testa d'asino, e sim., detto per ingiuria. Menz. Sat. 3. (M.) Dunque a Curculïon testa di becco Apprestate, o schiavacci, al Ponte a mare, In luogo della toga un vil giulecco. E ivi: E che sa egli mo, testa di pazzo, Se tu sei dotto, o se tu sei dottore?

[G.M.] Segner. Incred. 1. 7. 8. Il discorrere trascende tutti i confini prescritti al modo che tiene nel suo operare qualunque testa brutale. (Qui è semplice agg.)

† Testa quadra, che adesso ha senso di lode, fu detto per Persona sciocca, scimunita. Buon. Ajon. 1. 36. (Man.) Sarien cose da teste troppo quadre A un tal favor giustamente acquistato (Dicea Gambasso) testè rinunziare.

Anco il seg., piuttosto in mal senso, sebbene potrebbe averlo buono. Segner. Pred. Pal. Ap. 10. 13. (M.) Tolga Dio che veruno ecclesiastico goda mai d'incontrarsi in teste gagliarde per un tal fine, perchè si vegga chi sappia cozzar più.

[A. Cont.] Testa di gesso; Uomo che apparisce in un contratto, in un negozio, ma per figura d'un altro che si nasconde. [L.B.] In Firenze Uomo di paglia.

5. T. Gli uomini si contano per teste; e gli animali e le cose per capi. Quindi Testa per Persona. E anco si disse: Testa d'uomo. M. V. 8. 13. (C) Misono la gabella al vino, e un'altra più grave di fiorini uno per testa d'uomo. [Cors.] Pallav. Stor. Conc. 8. 2. 7. Dubitando non ciò porgesse occasione a' particolari conventi di vescovi, e a voler operare per nazioni e non per teste. – La eredità del padre è stata divisa per teste.

Colla negativa vale Nessuno, Neppure uno. Ma non s'userebbe adesso che raramente. Bocc. Nov. 9. g. 10. (C) Nelle secche di Barberia la percosse, nè ne scampò testa. Borgh. Fir. Disf. 258. Gli finì di rompere con tanta loro strage, che e' non ne campò, come si dice, testa che non fusse o morto, o prigione. Ciriff. Calv. 2. 64. (M.) Di cinquemila non ne campò testa.

Per testa, nel signif. di Per ciascheduno, Per ciascun uomo. [G.M.] Mach. Art. guerr. l. 5. Poteva bene il consolo, ed usavalo spesso, concedere una preda a' soldati; ma questa concessione non faceva disordine, perchè, rotto l'esercito, tutta la preda si metteva in mezzo, e distribuivasi per testa, secondo la qualità di ciascuno. = Plut. Adr. Op. mor. 3. 23. (M.) Arei desiderio … che questo ragionamento si compartisse fra la compagnia, come si fa del vino, cioè non ai più ricchi e nobili solamente, ma fosse distribuito egualmente un tanto per testa. [Cont.] Comp. St. 176. Per aver moneta ordinarono un modo molto sottile, che fu una taglia che posero a' cittadini, che si chiamò sega. E ponevano a' Ghibellini e a' Bianchi tanto per testa il dì: ad alcuni lire tre: ad altri lire due, a chi lire una, secondo che parea loro che potesse sopportare.

6. † Imposta a un tanto per testa, Testatico. Instr. Canc. 4. (M.) Intendendosi abili a' detti uffizii ciascuno che abita in quel luogo in età da anni 22 in su, non sendo liberi delle teste. E 5. Chi non ha beni proprii debbe pagare la metà della decimina, che ha sopra i beni che lavora, o sopra la testa.

7. Testa coronata, per Principe, Regnante. Bern. Orl. Inn. 1. 17. (C) Poi a man destra e sinistra ordinate Furon le mense con gran discrezione, Nella prima le teste coronate, Un Inglese, un Lombardo, ed un Brettone.

8. Per Vita. Ne va della testa. Ne rispondo sulla mia testa. – E anco si dice del supplizio capitale: Pena della testa; Pena la testa.

Varch. Err. Giov. 60. (M.) Malatesta sapea molto bene, che se si fosse condotto a salvamento e avuto vittoria, era per mettervi la testa, e forse innanzi che si combattesse. Ar. Fur. 8. 53. Nè per iscusa o per pietà la testa Le perdonò.

T. Liv. Dec. 7. 16. (M.) Vietaro, sotto pena della testa, che alcuno non fosse ardito… E 1. 44. Legge fatta contra i non censiti, sotto pena della carcere e della testa. (Qui vale Morte civile)

9. (Mil.) Testa, quella parte d'un esercito, d'un corpo di milizie, ch'è la prima, che va innanzi. [G.M.] Machiav. Art. guerr. l. 2. E perchè noi non abbiamo oggi a parlar più volte… di tutto l'esercito insieme, sappiate che quando io dirò o testa o fronte, vorrò dire la parte dinanzi; quando dirò spalle, la parte di dietro. E l. 3. Ma ritornando alla testa dell'esercito, dico come io collocherei appresso alle picche estraordinarie i veliti estraordinarii. E l. 5. Intra le teste poi e tra le code di questi due fianchi porrei le altre dieci battaglie, in ogni parte cinque, ordinandole in modo che quattro se ne accostassero alla testa del fianco destro, e quattro alla coda del fianco sinistro, lasciando intra ciascuna uno intervallo di quattro braccia; una poi se ne accostasse alla testa del fianco sinistro, ed una alla coda del fianco destro. E l. 6. Io alloggerei tutti o la maggior parte degli armati dalla parte di levante; e i disarmati; e gl'impediti dalla parte di ponente; facendo levante la testa, e ponente le spalle dell'alloggiamento; e mezzodì e tramontana fussero i fianchi. [Cont.] Cit. Tipocosm. 457. Le insegne, le compagnie, le bande, le legioni, le squadre, gli squadroni; e poi la testa, la fronte, l'ali, i fianchi, e le spalle. Brancac. L. Car. mil. 12. Deve il sergente, sin che s'arrivi alla piazza d'armi per pigliare la guardia o formare squadrone, marciare alla coda di essa; ma, giunto in detta piazza, ha da transferirsi subito alla testa. Tart. Ques. Inv. IV. 9. Questa figura rombica ha quella potestà che si ritrova nelle ordinanze quadre di gente, over di terreno, cioè ch'ella è atta a voltarse, e far di spalle fronte, e camminar etiam per quel verso, e similmente è atta a far di qual si voglia fianco testa. Garimb. Cap. gen. 167. Doverà pensare di assaltarlo così la notte come il giorno, e così alla testa come alla coda e per fianco; particolarmente nel marciar ch'ei facesse da un luogo a un altro, e per paesi difficili o aspri.

[G.M.] Il colonnello era alla testa del reggimento. La banda marciava alla testa delle milizie. Segner. Crist. instr. 3. 19. 15. Quel principe che esce fuori in campagna alla testa del suo esercito. [Cont.] Roseo, Disci. mil. Lang. 32. Il capitano sta alla testa dell'ordinanza, ed il luogotenente alla coda.

E Far testa, dicesi di milizie riunite insieme per resistere e opporsi al nemico. M. V. 10. 59. (C) Benchè il subito caso gli smarrisse, presono ardire, e feciono testa, ordinandosi alla battaglia in fretta. E cap. 67. Colui che morto l'avea, con suoi parenti e amici fece testa Franc. Barb. 265. 2. Faccia nave in tempesta, E in alto mar sua testa. Stor. Eur. 6. 124. Nè restarono mai di fuggire, non che e' cercassono di far testa, se non dentro le terre loro. Ar. Fur. 33. 41. (M.) E fa da' monti, a guisa di tempesta, Scendere in fretta una Tedesca rabbia, Ch'ogni Francese, senza mai far testa, Di qua dall'Alpe par che cacciat'abbia. [G.M.] Machiav. Art. guerr. l. 5. Se avveniva che l'esercito fusse assaltato in cammino da fronte o da spalle,… tutte le genti insieme, libere dagl'impedimenti loro, facevano testa da quella parte donde il nemico veniva: se erano assalite per fianco, si ritiravano i carriaggi verso quella parte ch'era sicura, e dall'altra facevano testa. = Stor. Eur. 1. 10. (C) Avvegnachè Suembaldo si sforzasse con ogni industria di rifare testa, ora fermando, ora garrendo, ora nominatamente chiamando chi ei vedeva. Guicc. Stor. 17. 16. (M.) Dalla rôcca entrò subito nella città, e si condusse insino in sulla piazza, in sulla quale la gente menata da Malatesta e il rinfrescamento che era venuto poi, aveva fatto la sua testa. E 19. 133. Ma nel regno di Napoli dubitando gl'Imperiali che la ribellione dell'Aquila e della Matrice, e la testa fatta in Puglia, non partorissero cosa di maggior momento, deliberarono di voltare alla espugnazione di quei luoghi le genti che avevano. T. Nard. Stor. 31. S'era disegnato di fare testa delle genti fiorentine, per opporsi alla forza de' nemici. [Val.] Pucc. Centil. 43. 36. Rifaccian testa, e non rimanga alcuno Che possa l'arme. [Cont.] Gheri, Lett. Arch. St. It. App. 21. 105. E così con queste provvisione provvedendo di poter fare testa a Bologna, si securerebbe tutto il resto d'Italia. Lupic. Arch. mil. 27. I nimici fossero saliti, e fatto testa nel baluardo, ed avendo dietro di loro rinfrescamento gagliardo, il quale avesse talmente assicurato la testa, che potesse combattere nella piazza del baluardo del pari co' difensori. [Pol.] Porz. Cong. Bar. l. 1. Non si aveva a credere che dovesse far testa altrove che in sullo Stato degli Orsini.

Così Fare una grossa testa; con maggior numero di milizie. [Cont.] Gheri, Lett. Arch. St. It. App. 21. 104. Lo Illustrissimo signor Vicerè, venendo con lo esercito come doverebbe, sarebbe da unirsi insieme, e fare una grossa testa: e se Dio ne concede grazia che la giornata si differisca insino che l'uno e l'altro esercito fusse qua unito insieme, questa sarebbe sì grossa testa che, accostandosi verso Svizzeri, non mi pare vedere alcuna difficultà della certa vittoria.

10. Non di milizie, ma di una moltitudine di persone, alcune delle quali vadano innanzi alle altre. T. D. 2. 3. Come le pecorelle escon del chiuso, Ad una, a due, a tre;… Sì vid' io muovere, a venir, la testa Di quella mandria fortunata, allotta, Pudica in faccia, e nell'andare onesta. (I primi della schiera.)

11. Per simil. Testa, di piante, di fiori; che comunemente dicesi Capo. Il capo del papavero, degli agli, dei porri, delle cipolle, delle rape. [Cont.] Matt. Disc. Diosc. II. 386. L'anemone, e il reda, hanno le teste simili al papavero salvatico, ma nell'anemone è più grossa nella cima, e nel reda più sottile. E II. 359. Usarono adunque costoro, per farli diventare capitati (i porri), di così fare. Seminavangli prima radi, e cavatigli fuori al tempo del trapiantarli, gli tagliavano le frondi e le radici, e piantavangli con un pezzo di tegola o d'altro testo sotto, acciocchè essendogli (così facendo) vietato lo scendere al basso, si slargassero e facessero grossa la testa. [Val.] Fortig. Ricciard. 24. 42. Alla subita piova, Il fiore, che tenea la testa bassa, S'alza ad un tratto, e suo vigor rinnova.

Così dei chiodi, del martello, del mazzapicchio, e altro. [Cont.] Cit. Tipocosm. 413. I chiovi e le bollette, con la punta e testa loro, e lor maniere, cioè co'l capo piano, da venticinque, da sesena. Biring. Pirot. VII. 9. 116. Con chiovi con teste grosse… si conficcano. Fal. Vas. Quadri, I. 8. Chiodi detti stopparoli, larghi in testa quant'un giulio, e dua dita di punta. Corte, Cavall. 55. Chiodi da ghiaccio bassi di testa. Zab. Cast. Ponti. 1. 31. Cavicchia con testa da una parte, ed un fesso dall'altra, per mettervi la zeppa. Florio, Metall. Agr. 239. Il pilone, cadendo ne la cassa, con la sua testa di ferro pesti e triti benissimo i sassi che vi son dentro. Spet. nat. XI. 188. La testa del mazzapicchio… Leo. da Vinci, Moto acque, IX. 27. La mazza sia grossa nel braccio, lunga braccia due, con quattro manipoli; e sia di quercia, e ferrata di cerchi di ferro nelle teste. Cit. Tipocosm. 335. Le scure co 'l manico, e testa, e taglio suo, e così scure da scavezzare, da sfendere.

† Testa della noce; Il guscio. [Camp.] Solin. Epit. Al tempo di Tullio uno scrisse Omero, poeta, tanto sottile ed esiguo (con carattere tanto minuto), che in una testa di noce si inchiudeva.

[Cont.] Del tornio verticale da vasaio. Spet. nat. VI. 93. La testa del tornio dove si pianta il vaso, o stoviglia, che lo stovigliajo lavora.

[Camp.] Testa della ruota, per Mozzo della ruota. Com. Boez. 4. Siccome lo modiolo o testa in la ruota si accosta all'asse. [Cont.] Bomb. Ven. 2. La testa è il centro, nel quale l'asse si passa per far volgere la ruota d'intorno: è rotondo nella sua grossezza, avendo quattro bocche di diametro nel mezzo, riducendosi a tre e mezza alla parte del letto, e tre a quella di fuori.

[Camp.] Testa del pezzo. Term. d'Artiglieria. Diz. mar. mil. Capitello, Gioja o Testa del pezzo, è la parte dinanzi, cioè, quel rilievo che vi si fa, cioè la Cornice.

[Cont.] Testa del compasso. La grossa nocella intorno a cui si snoda. Danti, Comm. Radio Ors. 109. Chi volesse in tutte le vedute servirsi della calamita, faccia il pome dello strumento gangherato come è la testa del compasso; acciò che, alzando o abbassando lo strumento, la bussola resti sempre in piano.

Per Capo del ponte. T. D. 1. 24. Noi discendemmo 'l ponte dalla testa, Ove s'aggiunge con l'ottava ripa. Franc. Sacch. Rim. 53. (C) Era da Rubaconte sulla testa Luis de' Mozzi, e Sandro da Quarata. [Cont.] Adr. A. Disci. mil. 438. Or poi che il ponte sarà giunto con la testa all'altra riva, si fermarà di là e di qua. Bart. C. Arch. Alb. 219. 13. Per sostenimento de le teste o coscie de' ponti, dallo lato di sopra e da quello di sotto, si rilievino barbacani per reggere più gagliardamente le teste del ponte.

T. Diciamo: Testa e Capo del ponte; ma non diremmo: Scendere in testa del ponte, sibbene, in capo, o al capo del ponte. In Firenze La coscia del ponte.

T. In senso milit., sempre Testa. Guadagnare combattendo la testa del ponte.

Così di trincere, steccati, o altri ripari. Guicc. Stor. 17. 39. (Man.) Lavoravasi ancora alle due teste della trincea. Disc. Calc. 22. (C) Quando la palla in una delle teste dello steccato condotta fosse. [Cont.] Brancac. L. Car. mil. 55. Non deve alla testa della trincera tenervi quantità di gente, come in altro tempo s'è con molto danno usato; con ciò fusse che ogni minima sortita che facevano quei di dentro, gli attrincerati, senza potersi in così picciola trincera difendere, erano da' sortiti… doppiamente offesi. Concedo bene che sia necessaria cosa tenere alla fronte di essa trincera una dozzina di moschettieri.

Il punto estremo di una via o luogo. Dant. Inf. 17. (M.) Così ancor su per la strema testa Di quel settimo cerchio tutto solo Andai, ove sedea la gente mesta. Segr. Fior. As. 1. E giunto in sulla testa della via, Lasciò ire il mantello in terra, e disse… [Tor.] Bard. Vill. Adr. 26. In testa della valle verso Levante era il Tempio consacrato a Nettuno, che ancora si vede bello, e intero.

Parlandosi di libri, dicesi l'Estremità superiore. (Man.) V. CAPITELLO, § 4.

[Cont.] Testa del camino; La estremità superiore di esso. [Cont.] Bart. C. Arch. Alb. 114. 12. Alzi (il camino) la testa sopra qualunche altezza della muraglia, e questo sì perchè si fugga i pericoli dello abbruciare; sì ancora acciocchè, raggirandovisi il vento per il percuotere in qualche parte del tetto, non ritardi l'uscita al fumo, e non lo rimbocchi ingiuso. Biring. Pirot. II. 2. Le fiamme non respirino salvo per due o tre sfiatatoi, fatti alla testa del fornello di sopra.

[G.M.] La estremità superiore de camini ordinarii, che riesce sul tetto delle case con un piccolo alzato di muro, chiamasi Rocca.

Detto della estremità di travi, legni, e sim. [Cont.] Cat. P. Arch. V. 1. Rappresentando i Triglifi le travi dell'edifizio che sostengono i palchi, e legano le mura di fuore con quelle di dentro, le teste delle quali gli antichi per più bellezza coprirono di cera rossa. Bart. C. Arch. Alb. 63. 9. Sarà molto utile ad ogni coppia porre esse travi, al contrario l'una dell'altra; acciocchè le teste di amendue non stieno sopra un medesimo posare, ma dove l'una ha la testa, abbia l'altra in quel luogo il piede. = Borgh. Rip. 216. (C) Con due bastoni…, unti nelle teste con olio di lin seme, vi va rimenando la detta pasta per lo ranno. [Cont.] Zab. Cast. Ponti, 4. M annestatura di due travi a testa a testa, in caso che uno non arrivi all'altezza.

[Cont.] Cell. Oref. 12. Fa' che i carboni siano acconci con le lor teste per ordine inverso dove tu vuoi saldare, perchè le teste per natura soffiano.

Il capo d'una corda, d'una fune, d'una catena, o filo qualunque. [Cont.] Ric. And. Bocch. Arch. St. It. App. 8. 332. Ogni sera, quando andavamo a dormire, lo Spagnuolo ci incatenava con detta catena; la quale da una testa era murata nel muro, e dall'altra testa era la toppa saracinesca. Biring. Pirot. IX. 8. Un uncino da piè, al quale sia attaccato una testa di cinghia o la testa d'un canapetto… abbiano (le tenaglie) presa la punta delle teste del filo d'oro.

Il lato più stretto di un'area, di una superficie. [Cont.] Vas. V. Pitt. Scul. Arch. III. 439. Se… Baccio e Giuliano in un lavoro di tanta importanza avessino messo la testa di quella sala in isquadra, come si poteva, che delle otto braccia che aveva di bieco, si ritirarono appunto alla metà,… eglino arebbono mostrato maggior virtù e giudicio. Cond. V. Buonarr. 26. Questa sepoltura dovea aver quattro facce: due di braccia diciotto che servivan per fianchi, e due di dodici per teste; talchè veniva ad essere un quadro e mezzo.

E di tessuti. [Cont.] G. Suor. M. C. Lett. 9. Adesso attendo a lavorare nei tovagliolini sì che V. S. potrà mandarmi i cenci per mettere alle teste, e gli ricordo che bisogna che siano alti per esser i tovagliolini un poco corti.

[Cont.] Testa dicesi Quel lato d'un mattone che è la metà della sua lunghezza nelle forme che ordinariamente si usano. Tens. Fort. I. 17. Porta bassa, la quale deve essere fatta in vôlta di larghezza di 9 piedi; e questa in tempo di pace si terrà benissimo serrata e murata con una muraglia di tre teste, la quale alla occasione presto si può rompere. Cr. B. Proteo mil. III. 19. Il muro di mattoni sia grosso una testa di mattoni, o vero mezzo mattone. Bandi Fior. XV. 8. 5. Chi sarà trovato… avere alcuna quantità di lavoro non a misura, così dalle teste come da' lati, e nel mezzo, si intenda caduto ipso facto in pena di lire venti per ciascun migliaio de' lavori che non saranno a misura come di sopra, e tanto crudi come cotti.

[Cont.] Testa di mattone. Un mezzo mattone, così spezzato realmente. Biring. Pirot. III. 5. Fate a torno di teste di mattone, o d'altre pietre a secco, a modo d'un fornello.

[Cont.] Nota modo Mattone e testa, cioè Tre teste. Doc. Arte San. M. I. 51. Faranno e' detti maestri il muro inverso il fondaco della corte di missere Gontieri tanto alto, quanto sarà la facciata dinanzi a strada del detto palazzo, e tanto longo quanto èe la detta corte di missere Gontieri; grosso un mattone e testa.

Testa d'una bandiera. (Mar.) [Fin.] È la gazza superiore del suo gratile, alla quale si annoda la segola per issare.

Testa di moro. (Mar.) [Fin.] Grosso pezzo di legname che collega un albero superiore al suo inferiore.

[G.M.] Testa di moro, chiamano in Firenze una Sorta di cacio che ci viene d'Olanda in piccole formette rotonde, e di colore che pende un po' allo scuro.

[G.M.] Testa, chiamasi una qualità di zucchero più inferiore e più scura. Zucchero testa; più propriam. Zucchero avana, dal luogo onde ci viene. E tra i colori abbiamo il Colore avana, che tira allo scuro.

12. Locuzioni diverse.

Abbassare, Chinare la testa, fig., per Umiliarsi. [G.M.] Segner. Mann. Apr. 4. China riverente la testa in obsequium fidei, e di' che dove non sa arrivare il tuo guardo, vi arrivò quello de' Santi di gran dottrina, d'un Girolamo, d'un Ambrogio, d'un Agostino, d'un Tommaso. [Val.] Fag. Rim. 3. 303. Abbassi, e con ragion, costui la testa.

[G.M.] Per estens., a modo di cel. Fag. Rim. Tutti i legumi abbassino la testa, Dando al fagiuolo il posto più eminente.

T. Alzare la testa; Riprender forza, ardire; e anche, Sollevarsi, Prendersi un po' di svago. V. ALZARE, § 16, 22, e CAPO, § 88.

[Cont.] Andare a testa bassa; Investire con grand'impeto il nemico. Melzo, Gov. Cav. II. 9. Un buon capo, che deve esser il capitano della prima compagnia di lancie o di corazze,… ed avrà ordine questo capo d'andar a testa bassa a serrar contro chiunque truovi, convenendo di notte esser il primo a far ciò risolutamente.

Andare a testa alta, colla testa alta; Procedere con alterigia, con fasto. Dant. Par. 9. (C) Tal signoreggia e va colla testa alta, Che già per lui carpir si fa la ragna. Ott. Com. Inf. 8. 133. E di questo riputare nasce arroganza, la quale va colla testa levata.

[G.M.] Posso andare a testa alta; Posso portare la testa alta; dice chi non ha di che arrossire in faccia alla gente.

[Val.] † Andar colla testa in verso un luogo. Incamminarvisi direttamente. Fortig. Ricciard. 8. 34. Van con la testa in vêr Ponente, Sicuri che in quel verso egli ha da stare.

Andarne, Uscirne a testa rotta, colla testa rotta; [Pol.] Avere la peggio; Uscir con danno da un'impresa, da una questione qualsiasi. [G.M.] Non vi mettete a contendere con certa gente; c'è da andarne a testa rotta. – Non se n'esce che colla testa rotta.

T. Andar via la testa, enfat. A questi caldi va via la testa (c'è da vagellare). [G.M.] Oggi mi va via la testa dal dolore di corpo.

Avere in testa; Avere in pensiero. Salvin. Senof. 3. 62. (M.) Poichè quinci Ipotoo aveva in testa di raccogliere giovani nel fior dell'età, e formarne di nuovo una compagnia di ladroni.

[G.M.] Ho in testa che domani debba arrivare il nostro amico da Londra.

Avere testa; Senno, Giudizio. [Pol.] Chiabr. Serm. 1. Ha forse Testa la plebe, ove si chiuda invece Di senno, altro che nebbia?

T. Prov. 258. Chi non ha testa, abbia gambe. E: A chi ha testa non manca cappello.

T. E anco dicesi: Aver la testa con sè. È un uomo che ha la testa con sè. Riguarda segnatam. l'operare, il senno pratico.

[G.M.] È indebolito dagli anni; non ha più la testa con sè. – Non ha testa per queste cose.

[G.M.] Ma quando diciomo: Non ho più testa; s'intende in gen., di stanchezza di mente. In certe giornate di lavoro assiduo, s'arriva alla sera e non s'ha più testa.

[G.M.] Avere la testa lì; Attendere a quella cosa di cui si tratta; Non divagare col pensiero. Quando non ha la testa lì, esce spesso del seminato. – Risponde così a sproposito perchè non ha la testa lì. – State qui colla testa; se no, faremo a non intendersi.

[G.M.] Avere, o no, la testa a una cosa; Averci volto il pensiero, la mente. Oggi non ho la testa a' libri. – Ragazzi che hanno la testa al chiasso. – Ha la testa a' divertimenti, agli svaghi.

[G.M.] Avere, la testa in campana, fam., Non attendere, Non badare, Essere distratto; forse come chi sia intronato dal suono della campana. Si vede bene che avete la testa in campana, perchè vi domando una cosa, e voi ne rispondete un'altra. Sì, ho la testa in campana.

[G.M.] Avere la testa, o il capo sopra la berretta. V. BERRETTA, § 11.

T. Avere la testa vuota. Tanto si dice: Avere la testa vuota, quanto, il capo vuoto. Ma ha il capo vuoto chi dal gran dolore non se lo sente più quasi, a chi il capo non dice il vero: Ha la testa vuota chi ha poco giudizio, chi non connette gran cosa, che in quel momento non ha le idee o le parole pronte. – Testa vuota vale leggiera, senza pensieri sodi.

[G.M.] Avere per la testa; dice pensiero più vario, e anche più inquieto, che Avere in testa. Ho di gran pensieri per la testa. T. Ha qualcosa per la testa. – Che hai tu per la testa? – Ha tante minchionerie per la testa. Sassett. Lett. 178. (Man.) Avevo sempre avuto per la testa l'andare a India.

[G.M.] Batter la testa; Capitare, Rivolgersi. Chi vuol roba buona, gira gira, bisogna batter la testa alla bottega del nostro amico.

[G.M.] Non so dove mi batter la testa per trovare un buon maestro al mio figliuolo. Magal. Lett. fam. Nè men saprei dove mi batter la testa per sapere in qual tempo voi altri signori facciate stagnare i miracoli. V. anco CAPO, § 104.

Cavare a qualcuno il ruzzo di testa d'una cosa; Fare che ne smetta il pensiero o la voglia. Malm. 2. 43. (M.) E così a tutti con suo vanto e fama Cavò di testa il ruzzo della dama.

T. Cavarsi, Levarsi di testa una cosa; Inventarla. Sono cose che se le cava di testa lui. – Certi fattarelli se gli leva di testa, e poi gli racconta per veri. [G.M.] Io non so come faccia a cavarsi di testa tutte quelle minchionerie.

[G.M.] Dare alla testa Vino, Odore, che dà alla testa; che offusca la mente. Fag. Rim. Che fragranza Sentirete, la qual non dà alla testa. T. Onde il prov. tosc. 320. L'acqua rovina i ponti, e il vino la testa.

[Fanf.] Febbre che dà alla testa, e cagiona delirio.

E fig. [G.M.] I troppi onori gli hanno dato alla testa.

[G.M.] Dare in testa, o sulla testa a uno; Percuoterlo nella testa. Fag. Commed. Ch'io non ti faccia provar la mia bestialità con darti sulla testa. – Gli darei in testa come si dà a' manzi.

[G.M.] E Darsi sulla testa; Abbarruffarsi, Venire alle mani. Sono così adirati, che, se si lasciano un momento soli, si danno sulla testa. – Ogni tanto si danno sulla testa, e poi rifanno la pace.

Varch. Stor. 4. 93. (C) I Sanesi alla fine di Luglio fecero novità, e si diedero (per usar le parole d'oggi) su per la testa.

T. Entrare in testa; nella testa. Le matematiche non gli sono entrate mai in testa (per quanto abbia fatto, non gli è riuscito impararle).

T. E ass. Non mi entra in testa, nella testa; Non mi vuole entrare in testa che… Non so persuadermi, capacitarmi che… Non m'entra in testa che tra marito e moglie abbian a questionar sempre. – Talvolta suona minaccia o celia: Glielo farò entrar nella testa io!

† Fare altrui romore in testa, vale Bravarlo. Bocc. Nov. 9. g. 8. (C) Di che Buffalmacco si mostrò molto turbato, e fece a Bruno un gran romore in testa.

[G.M.] Farci la testa a una cosa; Confondersi, Avvilupparsi. Sono tre ore che studia per ispiegare un quesito di matematiche; ma ormai ci ha fatto la testa, e non lo spiega più. – Quando a una cosa ci si fa la testa, è meglio smettere, e riprenderla un altro giorno.

[G.M.] Fare la testa a uno; Ucciderlo tagliandogli la testa Segn. Stor. fior. Gli fu fatto la testa (per mano del carnefice).

[Pol.] Fatt. En. rubr. 42. A un colpo gli levò la testa coll'elmo e colla barbuta.

† Far testa, fu detto per Far capo; parlandosi di merci. Sassett. Lett. 391. (Man.) Ma ne' libri de' nostri mercanti si troverà anche scritto Chermisi di Spagna, avvenga che ei nasca nell'Indie occidentali; ma per far testa nella città di Sibilia, donde si diffonde in ogni altra parte, venne a chiamarsi chermisi di Spagna.

Mettersi, Cacciarsi, Ficcarsi, in testa; Ostinarsi. Cecch. Mogl. 1. 1. (C) Che mio padre s'è fitto nella testa Di darmi moglie. ([Camp.] Con simile trasl. D. 2. 8. Cotesta cortese opinïone Ti fia chiavata in mezzo della testa.) [G.M.] Magal. Lett. Si fosse messo in testa di volere in ogni modo arrivare a saperla una tal cosa.

T. In altro senso, Mettersi nella testa una cosa, vale Crederla fermamente, a diritto o a torto che sia. Molti si mettono nella testa di star male, e arrivano a star male davvero. – Mettersi nella testa ubbie, paure, superstizioni, pregiudizi, gelosie. = Bert. Giamp. 217. (M.) E così voi che pretendete di scriver bene, vi sarete messo in testa di usar solamente voci e locuzioni che sieno degli antichi.

T. Ficcarsi in testa è più forte. Diciamo ancora: Cacciarsi in testa e nella testa; e Mettersi e Cacciarsi e Ficcarsi in capo e nel capo Senza l'articolo è più spedito; ma appunto perchè pigia meno, dice forse più. Cacciarsi è più forte ancora e più eletto di Ficcare: e Testa è più famigliare di Capo, e suona meno stima e più celia, perchè fa sentire i testi e i cocci.

† Esser testa, o di testa, o di sua testa, vale Essere ostinato, caparbio. G. V. 9. 69. 1. (C) Conoscendo il suo fratello per più testa che savio. Varch. Suoc. 5. 3. (M.) Benchè Gualtieri è di sua testa, e pare il Dormi a chi non lo conosce. E Stor. 9. 227. (C) O per le ragioni ultimamente raccontate, oppure perchè e' fosse di sua testa. Cecch. Prov. 43. (M.) Non l'ho mai sentito dir così, ma bene, egli è di quella cornatura, cioè di quella natura, e si piglia in mala parte, cioè quando è uno di sua testa e capone.

[G.M.] Girare il capo, la testa a uno; fig. Esser di cattivo umore. V. CAPO, § 169.

[Val.] Grattarsi la testa; Atto che si fa in segno di rincrescimento. Fortig. Ricciard. 11. 43. Chi ha da dare, si gratta la testa.

† Gridare a testa; vale Gridare ad alta voce. Buon. Tanc. 2. 6. (C) Oh i' non lo trovo, che dirà mio pa? Povera a me! e' mi griderà a testa. Cecch. Corr. 1. 4. Che cosa è stata, che tu gridi a testa, Bestia incantata?

† Gridare in testa altrui, vale Importunamente garrirlo. Medit. Vit. Crist. S B. 177. (C) Gridandogli addosso ed in testa, e bestemmiandolo, e facendoli ogni disonore.

[Val.] Lavare la testa a uno. Fargli grave riprensione. Chiabr. Lett. 48. Omero fa che Giove gli (a Marte) lava la testa, siccome ad un briccone.

[Val.] Levare la testa contro uno. Ribellarglisi. Raro anco nell'uso scritto. Bart. Simb. 274. Non si tenea sicura che non leverebbono contro di lei la testa.

[G.M.] Non bisogna fasciarsi la testa prima d'averla rotta; Non si deve affliggersi del male prima che sia accaduto. Per ora la disgrazia che voi temete non è avvenuta; non ci fasciamo la testa prima d'averla rotta.

Non saper dove un s'abbia la testa; Non esser buono a nulla. Malm. 3. 46. (C) Ma perchè, s'io mi parto, non ti resta Un uom che sappia dov'egli ha la testa… [G.M.] Biscion. Not. ivi. D'un grande ignorante o balordo si suol dire: E' non sa dov'egli ha il capo se non se lo tocca.

Prendersi, Pigliarsi una scesa di testa, fig., un pensiero nojoso, un impegno, una briga. T. Vorrà egli prendersi questa scesa di testa? [G.M.] Bisognerà che mi prenda la scesa di testa di riscontrare le citazioni de' diversi autori.

Car. Lett. 2. 59. (C) Gli sarebbe bastato ancora far le prime opposizioni, senza pigliare per iscesa di testa a mandare ogni dì fuori un suo trattato contra le cose mie.

Così: Mettersi a scesa di testa; Mettersi alla noja, all'impegno di fare tale o tal cosa. Bert. Giamp. 223. (M.) Siccome egli usandole ha mostrata la sua perizia, così voi, nel passargliene, quando vi siete messo a scesa di testa a volergli ritrovare quel che non è degli antichi, avete mostrato la vostra ignoranza.

[G.M.] Passare qualcosa di testa a uno; Dimenticarla. Fra tante cose che dovevo fare, questa mi passò di testa. – Jeri, non so come, mi passò di testa che dovevo venire a trovarvi. Senso ben diverso dall'altro: Passare una cosa per la testa; Affacciarsi alla mente. Mille pensieri mi passano per la testa. – Quante cose mi passano per la testa in certe ore!

[G.M.] Perdere la testa; Smarrire il senno. Povera donna! Dopo la morte del marito ha proprio perduto la testa.

[G.M.] E per enf. Sono cose da perder la testa. – C'è da perder la testa!

[G.M.] Raddirizzare la testa a uno; Abituarlo a ragionare dirittamente; Torgli del capo le idee false e storte.

[G.M.] Riquadrare il capo, la testa. V. RIQUADRARE, § 6.

[Camp.] † Rischiarare la testa, in mascalcia, per Alleggerirla da soverchio di sangue. Din. Din. Mascal. I. 3. Sia scemato sangue al cavallo ogni mese, a luna scema, del palato, imperocchè rischiara tutta la testa, e dà appetito.

Rompere la testa a uno; Percuoterlo nella testa e ferirlo. Bern. Orl. Inn. 18. 47. (C) Ruppi la testa ad un maestro mio, Che pure intorno mi stava a cianciare.

[G.M.] E n. pass. Cascò giù dal muro, e si ruppe la testa.

[G.M.] E fig. Rompere la testa; Annojare. Infastidire. Fir. Luc. 2. 1. (C) Deh, di grazia, non mi tôrre la testa, se tu non vuoi ch'io ti spezzi il capo. (Tôrre la testa, non è dell'uso.) Bern. Rim. 1. 14. Non vo' ch'ella mi rompa più la testa. [G.M.] Lasc. Cen. 1. nov. 5. Senza essergli rotto la testa dall'importuna e sazievole moglie, allegrissimo badava a cavarsi le voglie. Baldovin. Compon. dramm. Gli ho centomila volte Con le domande mie rotto la testa.

[G.M.] Mi son rotto la testa (mi sono annojato) a sentir sempre la stessa musica; a parlar sempre di vocaboli.

Saltare in testa pensieri, grilli, o sim., Venire in capo, Cadere in mente. Cecch. Stiav. 4. 5. (C) Oh ve' che grillo gli è saltato in testa!

Venire in testa; Venire nell'animo, Cadere in mente. Saltare dice cosa più improvvisa, o che tiene del capriccioso. [Val.] Fortig. Ricciard. 13. 5. Non può venir lor nè pur in testa Il Frate co' Giganti e la tempesta. Cocch. Op. 1. 438. A tutti… con tal nome venne in testa un'idea di torcimento. T. Magal. Lett. scient. 73. Eccovi il progresso del mio discorso, nudo e crudo come lì mi venne in testa per la strada camminando.

[Camp.] † Venire su la testa d'alcuno, fig., per Soverchiarlo, Sottometterselo, Superarlo in autorità, ecc. Aquil. III. 29. Ora ho tutto ciò ch'io desiderava, mal grado alli miei nemici, ed ancora verrò su la loro testa.

13. Modi avverb.

T. A testa, Un tanto a testa; Un tanto per ciascuno. [G.M.] Si fece un viaggetto per la Toscana, e si spese dugento lire a testa. – Con dieci lire a testa si fece un bel pranzo.

A testa bassa, china; colla testa bassa, china. [Cors.] D. 1. 23. Lo duca stette un poco a testa china; Poi disse… [Val.] Fag. Rim. 5. 108. Dovrebbe stare… A testa bassa e china.

Alla testa. [G.M.] Essere, Stare alla testa degli affari, della casa, dell'amministrazione; Essere, Stare a capo, Averne la direzione. È un negozio in grande, una fonderia di molta importanza, e ci vuole alla testa un uomo di proposito. [Tav.] Tamas. Goti, c. 4. Proba rimase alla testa della famiglia.

† A trista testa, posto avverb. co' verbi Andare, Venire, Stare, o simili, vale Andare, Venire, Stare con mesto viso. [Cam.] Franc. Barb. 369. 9. Del disperato ed aspro mio danno Tutt'i miei amici a trista testa vanno.

Di sua testa; Giusta il proprio intendimento, Di proprio senno, volontà, capriccio. M. V. 10. 24. (C) Diedegli certe scritture di sua testa compilate. Tac. Dav. Dial. Perd. Eloq. 403. Io non ardirei rispondere di mia testa a sì grave quistione. Borgh. Fir. disf. 289. Non è da credere che scrivesse questo particulare di sua testa. [Cont.] Brancac. L. Car. mil. 49. Nè voglia fare alcuna cosa di sua testa, che apportaría più tosto confusione che ordine. [G.M.] Fag. Rim. Non sono così tristo diavolaccio, Che faccia di mia testa. T. Fare e dire di sua testa. – Voleva fare tutto di sua testa. Modo prov. Chi fa di sua testa, paga di borsa.

[Cont.] In testa. Nella parte superiore. Bart. C. Aritm. Or. Fineo, 57 v. Trovato adunque il 15 in testa della prima facciata di essa tavola proporzionale, scenderai dirittissimamente dal detto 15 allo ingiù, e troverai appunto 12,30; da' quali, se per via diritta tu andrai a man sinistra all'ordine de' numeri laterali, troverai 50. Vas. V. Pitt. Scul. Arch. II. 302. Nel chiostro nuovo del detto convento, cioè in testa dirimpetto alla porta, dipinse (Andrea) a fresco un Cristo battuto alla colonna bellissimo; facendovi una loggia con colonne in prospettiva, con crociere di vôlte a liste diminuite, e le pareti commesse a mandorle.

Ma parlando di danari, beni, possessi, In testa di alcuno, s'intende, Appartenenti a lui per atto legale; Inscritti nel nome di lui. [Val.] Chiabr. Lett. 43. Ha messi alcuni migliai di scudi in sua testa. T. Targ. Viagg. 5. 207. Si vedono accese novantotto partite di beni in testa di Francesco e Antonio di Niccodemo Salutati.

Testa testa; A solo a solo. Malm. 2. 53. (C) Perchè a roder toglieva un osso duro, Mentre non lo chiappasse testa testa. [G.M.] Minucc. Not. ivi. Testa testa, cioè, A solo a solo, Remotis arbitris. Diciamo anche: A quattr'occhi. Redi Lett. Cenammo testa testa.

Si disse anche: Testa per testa. Ar. Fur. 1. 61. (C) Sacripante ritorna con tempesta, E corronsi a ferir testa per testa.
† Testa - S. f. Vaso di terra cotta. È in Virg. e Plin. e Oraz. – S. Agost. C. D. 1. 3. (M.) Quello odore, del quale la nuova testa è inzuppata, conserva lungo tempo. (Quo semel est imbuta recens, servabit odorem Testa diu)

2. † Per Pezzo di vaso rotto di terra cotta. Pallad. Gen 14. (M.) Si tagli lievemente, cioè fenda un poco di garzuolo dentro, e con una ghiova, ovvero testa (cioè, pezzo di vaso di terra rotto), si prema e calchi.
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