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Informazioni utili online sulla parola italiana «cero», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Cero

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Foto taggate cero

Lanterna d'inverno

Oltre il primo piano

Profumi e sapori
Tag correlati: candela, fiamma, cera

Informazioni di base

La parola cero è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti.
È una parola bifronte senza capo, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (ore), un bifronte senza capo né coda (re). Divisione in sillabe: cé-ro. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con cero per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Durante il rito del battesimo, i padrini accendono la candela dal cero pasquale.
  • Nella notte di Pasqua si immerge il cero acceso nell'acqua benedetta.
Non ancora verificati:
  • Ricordo quando nel periodo di Pasqua Don Ugo prendeva il cero pasquale.
Citazioni da opere letterarie
Il segreto dell'uomo solitario di Grazia Deledda (1921): Il quarto cero rimase alla serva che stava lì immobile in mezzo all'agitarsi degli altri, come ad illuminare la scena. Ella sperava di seguire i funerali del padrone: quando vide che ciò non era possibile, spense anche lei il cero e se lo portò dentro, pensando che poteva un giorno servire per lei.

Senilità di Italo Svevo (1898): In Emilio rinacque la speranza. Oh, la dolce cosa ch'era la religione. Di casa sua e dal cuore d'Amalia egli l'aveva scacciata, — era stata l'opera più importante della sua vita, — ma ritrovandola presso Angiolina, la salutò con gioia ineffabile. Accanto alla religione delle donne oneste, gli uomini sul muro gli parvero meno aggressivi e, andandosene, egli baciò con rispetto la mano ad Angiolina che accettò l'omaggio come un tributo alla sua virtù. Tutti i documenti raccolti erano inceneriti alla fiamma di un cero sacro.

Sgombero di Luigi Pirandello (1938): Lo guarda. S'accascia a terra. Ne tira fuori qualche capo: una fascia arrotolata, una camicina, un bavaglino; poi alla fine, una cuffietta: introduce una mano a pugno chiuso nel cavo di essa, e come se cullasse un bimbo si mette a canticchiare con una voce lontana la vecchia canzone della madre. E mentre canta, tutto a mano a mano s'oscura, finché, spenta ogni luce, si vede soltanto la fiamma del cero.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per cero
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: aero, caro, cebo, ceco, cedo, cefo, ceko, celo, ceno, cera, cere, ceri, ceto, ciro, coro, curo, mero, nero, pero, vero, zero.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: aera, aeri, bere, berk, ferì, ieri, mera, mere, meri, nera, nerd, nere, neri, pera, pere, peri, perì, perù, sera, sere, seri, teri, vera, vere, veri, zeri.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: ero, ceo.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: acero, cedro, cerco, cereo, cerio, cerro, certo, cervo, clero.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: core, gore, more.
Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si possono ottenere: reca, reco.
Testacoda
Togliendo la lettera iniziale e aggiungendone una alla fine si ottengono: eroe, eroi, eros.
Parole con "cero"
Iniziano con "cero": ceroma, ceromi, cerone, ceroni, cerosa, cerose, cerosi, ceroso, cerotti, cerotto, cerotica, cerotici, cerotico, cerotiche, cerottini, cerottino, cerottone, cerottoni, ceroferari, cerografia, cerografie, ceroplasta, ceroplaste, ceroplasti, cerottacci, ceroferario, cerottaccio, ceroplastica, ceroplastiche.
Finiscono con "cero": acero, bacerò, becero, bucero, cicero, fecero, incero, incerò, lacero, lacerò, macero, macerò, tacerò, ulcero, ulcerò, vocerò, boccerò, brucerò, caccerò, calcerò, carcero, carcerò, concerò, cuocerò, falcerò, fascerò, giacerò, lancerò, lascerò, lincerò, ...
Contengono "cero": acerosa, acerose, acerosi, aceroso, cicerona, cicerone, ciceroni, macerone, maceroni, ulcerosa, ulcerose, ulcerosi, ulceroso, cancerosa, cancerose, cancerosi, canceroso, gliceroli, glicerolo, mescerono, pascerono, bucerotide, bucerotidi, smancerosa, smancerose, smancerosi, smanceroso, trincerone, trinceroni, ulcerogena, ...
»» Vedi parole che contengono cero per la lista completa
Parole contenute in "cero"
ero. Contenute all'inverso: ore.
Incastri
Inserito nella parola cina dà CIceroNA; in cine dà CIceroNE; in mani dà MAceroNI.
Inserendo al suo interno app si ha CappERO; con can si ha CERcanO; con chi si ha CERchiO; con rem si ha CremERO (cremerò); con agli si ha CagliERO (caglierò); con ambi si ha CambiERO (cambierò); con osti si ha CostiERO; con alcol si ha CalcolERO (calcolerò); con desse si ha CEdesseRO; con dette si ha CEdetteRO; con mente si ha CEmenteRO (cementerò); con nasse si ha CEnasseRO; con fogli si ha CERfogliO; con selle si ha CEselleRO (cesellerò); con alunni si ha CalunniERO (calunnierò); con sellasse si ha CEsellasseRO; con sellerebbe si ha CEsellerebbeRO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "cero" si può ottenere dalle seguenti coppie: cebi/biro, cebo/boro, ceca/caro, cecale/calerò, cecene/cenerò, ceci/ciro, ceco/coro, ceda/darò, cedesse/dessero, cedeste/desterò, cedette/dettero, cedi/dirò, cedo/doro, cefo/foro, ceibe/ibero, cela/laro, celavo/lavoro, celibe/libero, celo/loro, cementi/mentirò, cene/nero...
Usando "cero" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * roca = ceca; * roco = ceco; * roda = ceda; * rode = cede; * rodi = cedi; * rodo = cedo; cuce * = curo; dace * = darò; dice * = dirò; duce * = duro; foce * = foro; pace * = paro; pece * = pero; tace * = taro; vece * = vero; vice * = viro; * roche = ceche; * rochi = cechi; * rodei = cedei; * rolla = cella; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "cero" si può ottenere dalle seguenti coppie: ceca/acro, ceffo/offro.
Usando "cero" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * orbi = cebi; * orbo = cebo; * orca = ceca; * orci = ceci; * orco = ceco; * orda = ceda; * orde = cede; * ordì = cedi; * orla = cela; * orli = celi; * orlo = celo; * orna = cena; * orni = ceni; * orno = ceno; * orti = ceti; * orto = ceto; * orche = ceche; * orchi = cechi; * orlai = celai; * ornai = cenai; ...
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "cero" si può ottenere dalle seguenti coppie: anice/roani, dace/roda, device/rodevi, dice/rodi, ridice/roridi, tace/rota, vice/rovi, voce/rovo.
Usando "cero" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: roda * = dace; rodi * = dice; * dace = roda; * dice = rodi; * tace = rota; * vice = rovi; * voce = rovo; rota * = tace; rovi * = vice; rovo * = voce; roani * = anice; * doc = erodo; * sic = erosi; ora * = racer; * anice = roani; * torce = rotor; rodevi * = device; roridi * = ridice; * device = rodevi; * ridice = roridi; ...
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "cero" si può ottenere dalle seguenti coppie: ceca/roca, ceche/roche, cechi/rochi, ceco/roco, ceda/roda, cedano/rodano, cede/rode, cedei/rodei, cedemmo/rodemmo, cedendo/rodendo, cedente/rodente, cederà/roderà, cederai/roderai, cederanno/roderanno, cedere/rodere, cederebbe/roderebbe, cederebbero/roderebbero, cederei/roderei, cederemmo/roderemmo, cederemo/roderemo, cedereste/rodereste...
Usando "cero" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * biro = cebi; * boro = cebo; * ciro = ceci; * darò = ceda; * dirò = cedi; * doro = cedo; * laro = cela; * loro = celo; * tiro = ceti; * toro = ceto; curo * = cuce; darò * = dace; dirò * = dice; duro * = duce; foro * = foce; paro * = pace; taro * = tace; viro * = vice; * aio = cerai; * rio = cerri; ...
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "cero" (*) con un'altra parola si può ottenere: si * = scierò; * del = cederlo; * din = cedrino; * hip = cheripo; sol * = scolerò; asse * = ascesero; cash * = cascherò; * nano = cenarono; * enne = cenerone; * item = citeremo; * riti = criterio; lare * = lacererò; mare * = macererò; rive * = riceverò; shed * = schederò; sial * = scialerò; siam * = sciamerò; sudi * = scudiero; suoi * = scuoierò; tait * = taciterò; ...
Rotazioni
Slittando le lettere in egual modo si ha: vani.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Residuano nelle cernite, Il rifiuto di una cernita, Le evitano le cerniere, Cambiare i connotati con il cerone, I pesci come le cernie.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Cero, Torcia, Torcetto - Cero è grossa e lunga candela che si pianta su' candelieri nelle chiese e ben raramente si porta accesa in mano durante le funzioni. - «Benedire il cero pasquale.» - Torcia può dirsi tanto di quella specie di cero fatto di funi attorte e spalmate di resina, quanto di quello fatto di quattro candele di cera unite insieme così da formare un sol pezzo, sebbene quest'ultimo si dica in Firenze più comunemente Torcetto, ma il primo non si direbbe mai così. - «Le torcie della Misericordia fanno un gran puzzo.» - «Ragazzi che negli accompagnamenti funebri vanno a parar la cera de' torcetti.» - Sì le Torcie che i Torcetti servono per accompagnare i morti; ma le torcie non si accendono, come i torcetti, in altre funzioni religiose. - La torcia ha altri usi profani che non ha il torcetto. G. F. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Cero - E' antichissimo l'uso dei ceri nelle ceremonie religiose. Noi sappiamo che i Pagani adopravano delle fiaccole nei loro sacrifizj, e segnatamente nella celebrazione dei misteri di Cerere, e ponevano dei ceri davanti alle statue dei loro dii. Nelle chiese in passato non si mettevano sull'altare, ma sopra travi che traversavano il santuario o il coro. [immagine]
Cero pasquale - Si ritiene che Santo Zozimo abbia introdotto l'uso di quel gran cero, che il diacono benedice nel Sabato Santo e poi accende con fuoco nuovo, e che si porta per la benedizione delle fonti. Papebrok ne spiega così l'origine. Quando il concilio di Nicle ebbe regolato il giorno in cui si celebrerebbe la Pasqua, incaricò il Patriarca di farne fare ogni anno il canone ed inviarlo al Papa. Tutte le altre feste mobili si regolavano su quella di Pasqua, ed a ciascun anno se ne formava un elenco, che si scriveva sopra un cero benedetto solennemente nelle chiese. Vi ha chi pensa che questo non aveva lucignolo; era una colonna di cera fatta per iscrivervi quelle note delle feste mobili, e che perciò bastava pel corso di un anno. Questo rito però fino da' tempi di S. Ambrogio cioè nel 5 secolo, era come al presente. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Cero - S. m. Da CERA. Candela grossa di cera. T. Anco nel lat. ant. pare potessesi pronunziare Cereus quasi Cerus, se Orazio di Cerea fa uno spondeo. = Maestruzz. 1. 25. (C) All'accolito s'appartiene apparecchiare i lumi in sagrestia, e portare il cero. Cavalc. Disc. spir. Sarebbe stolto chi, per cercare un ago o uno spillo, ardesse un cero d'una libbra. Sen. Pist. Assai sono presso della morte quelli che vivono e a torchi, e a ceri. G. V. 11. 41. 2. Dando li detti castelli un cero alla festa di S. Giovanni ciascun anno.

2. Cero pasquale, o Cero, ass. Quello che solennemente si benedice il sabato santo, e, posto a cornu Evangelii dell'altar maggiore, si accende nelle funzioni per tutto il tempo pasquale. (Fanf.) Vasar. Vit. 10. 106. (Gh.) Intagliò Fra Giovanni… un candeliere alto più di quattordici piedi per lo cero pasquale, tutto di noce, con incredibile diligenza. [Val.] Ant. Pucc. Centil. 88. Ed ogni anno dovevan sanza inganni Ciascun di loro un bel cero offerire.

[M.F.] Bisc. Not. Malm. racq. Cero, assolutamente detto, per antonomasia, s'intende il cero pasquale, il quale solennemente si benedice dal Diacono il sabato santo, per significare quella colonna di fuoco che la notte faceva lume agli Ebrei allora chè passavano pel deserto, e nello stesso tempo il resuscitato Salvatore.

3. Allegoricamente, per metaf. tolta dalle sacre carte. Dant. Par. 10. (C) Appresso vedi 'l lume di quel cero, Che giuso in carne più addentro vide L'angelica natura, e 'l ministero (cioè, S. Dionigi l'areopagita, veduto nell'Apocalisse in forma e simbolo d'un cero).

4. Suol dirsi Cero, e Bel cero a Uomo stupido o balordo, e come estatico, a cui si dice anche Fantoccio, o Bel fusto. Morg. 26. 73. (C) E sette braccia il Pagano era giusto: Berlinghier vide venir questo cero, E non guardò perch'e' fusse gran fusto.Ambr. Bern. 3. 3. Io ho preso pratica D'una fanciulla, della quale Albizo, Fratel di quella proprio di cui spasima Questo bel cero, è innamorato. Buon. Tanc. 4. 3. Mio pa' poteva pur darmi a quell'altro, E levarmi dinanzi questo cero. [Val.] Lasc. Cen. 1. 4. Egli era molto bel cero.

5. Bel cero trovasi detto anco parlando di zerbini, e simili persone inclinate agli amori. Cecch. Comm. (Mt.) Questi be' ceri fan come la luna, Ogni quindici dì voltan pensiero. [Val.] Lasc. Cen. 2. 7. Come se fosse stato qualche bel cero, o figliuolo d'alcun ricco o gran cittadino.

6. [Val.] Ass. Detto anco di Uom furbo ed astuto. Cecch. Malandr. 3. 6. Questa festa e' l'ha da far fuori, e che Ella non si può far senza quel cero.

7. Ceri dicevansi anche certi Legni coloriti a cero, o torrette, che solevano essere portati in offerta al tempio di S. Giovanni in Firenze nel dì della festa del Santo. Sag. Rim. Bern. 166. (M.) Egli enno e' ceri. B. Che viene a dire e' ceri? Enne e' di cera?N. No, Mattacone. B. O de che? N. De legname.

8. Impalato come un cero. Che sta ritto e fermo. Malm. 1. 31. (Gh.) Ferma, impalata quivi come un cero, Fissando in loro il sguardo, sviene e spira.

9. Prov. Avere scopato più d'un cero. Essere ben pratico delle cose del mondo. Non com. Varch. Ercol. 78. (C) Quando alcuno, per essere pratico del mondo, non è uomo da essere aggirato, nè fatto fare, si dice: egli se le sa: egli non ha bisogno di mondualdo, o procuratore;… egli ha scopato più d'un cero; egli è putta scodata.

10. Avere scopato più d'un cero vale anche Avere rubato assai. Non com. Lib. son. 10. (Gh.) Ciascun di voi scopato ha più d'un cero.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: cerniere, cernita, cernite, cernitore, cernitori, cernitrice, cernitrici « cero » ceroferari, ceroferario, cerografia, cerografie, ceroma, ceromi, cerone
Parole di quattro lettere: cera, cere, ceri « cero » ceti, ceto, chat
Vocabolario inverso (per trovare le rime): ruberò, deruberò, esubero, tuberò, tubero, tituberò, intuberò « cero (orec) » acero, bacerò, ribacerò, combacerò, megacero, giacerò, soggiacerò
Indice parole che: iniziano con C, con CE, parole che iniziano con CER, finiscono con O

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